Cassano litiga con Ventola per colpa di Cristiano Ronaldo: “Ma gioca ancora? Mi fai incazzare”
Antonio Cassano sente il nome di Cristiano Ronaldo e scalpita come un toro dinanzi al quale viene agitato un mantello rosso. Non ha tutti i torti quando fa certe affermazioni sulla condizione attuale del cinque volte Pallone d'Oro che ha perso lo smalto dei tempi migliori e ne censura, con grande schiettezza, l'atteggiamento egoistico che lo spinge a voler essere protagonista sempre. "Giocherò fino a quando mi sentirò motivato", è la dichiarazione del campione portoghese letta da una voce fuori campo. L'ex giocatore pugliese è tornato sull'argomento durante l'appuntamento della trasmissione Viva el Futbol, polemizzando anche con Ventola che perorava la causa del portoghese.
"Mi fai incazzare…", dice Cassano che parte da un concetto essenziale: per lui Ronaldo è un ex calciatore pieno di sé e basta. E non è certo un mistero che non lo consideri tra gli attaccanti più forti al mondo. È stato fortissimo ma adesso "gioca ancora?", chiede in maniera ironica. Una volta CR7 gli ha spedito un vocale e scritto anche un messaggio nel quale lo rimproverava per la mancanza di rispetto nei suoi confronti e gli ricordava chi era. Una delle sue sorelle, Elma Aveiro, fece anche una battuta velenosa sull'ex calciatore barese definendolo un "raccattapalle".
"Per me è da ammirare – sostiene Ventola -. Ci mette anima, allenamento, professionalità… gioca e fa gol, è ancora decisivo". Cassano ascolta, fa una smorfia ma non sbotta né esplode ed espone il suo pensiero in maniera molto chiara. "A un certo punto nella vita bisogna anche guardarsi allo specchio e avere un po' di amor proprio. Ragazzi, CR7 non gioca più a calcio. L'Arabia? Lì potrebbe continuare anche fino a 50 anni. Quello non è calcio In Giappone c'è Kazo Miura che ne ha 58 (li compirà a febbraio, ndr). Lui è convinto di essere sempre il più forte ma lo abbiamo visto che anche per il suo Portogallo è un grande problema… guardate cosa ha fatto agli Europei".
Adani prende la parola e, attraverso una sottigliezza dialettica, prova a spiegare che differenza c'è tra l'amor proprio che intende Cassano e quello che alimenta il fuoco sacro di CR7. "Lui sfida padre tempo, la passione. Investe nel quotidiano, non è che gli cade dal cielo. In questo caso quello che intendi tu è l'opposto". La parola egoismo trova d'accordo Cassano. "Ecco cos'è, Lele: egoismo e basta. Messi è in America, fa numeri e gol, si diverte ma non lo senti mai. Questo continua a rompere i coglioni, a parlare dei suoi gol, dei suoi record… adesso è fissato con il sesto Mondiale. E basta che sono quattro anni che non ce la fa più! Trovatemi un solo calciatore che con lui è migliorato, fatemi un nome! Lui ha pensato sempre e solo a se stesso, a vincere titoli e premi per sé".
La chiosa di Cassano è sferzante. "Ma cosa ha fatto negli ultimi anni? Lasciamo perdere l'Arabia… al Manchester United è andato male e alla Juve, che lo aveva preso per la Champions, che ha fatto? Ha vinto lo scudetto? Ma la Juve li vinceva anche senza di lui! Abbiamo visto cosa ha combinato a Torino. Ha avuto una carriera grandissima ma adesso il suo egoismo lo sta portando a essere deriso".