Cassano: “Juve indegna con Thiago Motta, stile di me..a. In passato erano bravi a coprire le cose”

Antonio Cassano incontenibile a Viva el Futbol dopo l'esonero di Thiago Motta da parte della Juventus. Pur riconoscendo i limiti della gestione dell'ormai ex allenatore, sostituito da Tudor, l'ex calciatore barese ha puntato il dito in modo forte contro l'operato della società bianconera. Uno sfogo in cui non sono mancate anche le parole colorite, con Cassano che ha criticato e non poco anche Cristiano Giuntoli.
Antonio Cassano riconosce le colpe di Thiago Motta
Nella sua analisi Cassano è partito dal riconoscere le "colpe" di Thiago Motta, che al momento ha considerato "improponibile per allenare una squadra con uno status di un certo tipo". Questo l'elenco di quello che non è andato secondo le aspettative: "Ha fatto male con le idee, non ha valorizzato i giocatori, a livello pubblico ha parlato in un certo modo che a me non è piaciuto come dopo l'Empoli, ha discusso o ha avuto delle problematiche con un po' di giocatori. Tantissime colpe".
Lo sfogo di cassano contro la dirigenza della Juventus
Detto questo però l'ex di Bari, Roma, Real Madrid, Milan e Inter ha iniziato il suo sfogo contro la Juventus, colpevole di non essersi comportata in modo corretto con Motta al momento dell'esonero: "Non mi aspettavo che facessero sta me..ata. Quando parlano di stile Juve, io voglio capire che ca..o significa. Qualcuno me lo deve spiegare. Stile Juve cosa? Stile di me..a. Alla Roma te lo puoi aspettare, lì è una baraonda e hanno fatto una mer..ata con De Rossi e l'hanno mandato via, al Milan hanno fatto una mer..ata dove non c'era società, con l'americano, Furlani e così via. Qualcuno mi deve spiegare oggi alla Juve chi comanda".

E qui Cassano ha posto l'indice sul tema della responsabilità dell'esonero di Motta e delle modalità dello stesso: "Se dovesse eventualmente avere la responsabilità Giuntoli, da uomo dovrebbe fare una roba sola: dimettersi perché lui ci ha messo la faccia a prendere Motta. Dopo l'Empoli ha parlato lui dicendo ripartiamo con Thiago, dopo la partita di Firenze lui stesso ha detto crediamo in Thiago tutti uniti ne usciremo. Allora se comanda Giuntoli e ha fatto sta me..ata qua, dovrebbe dire, ‘ragazzi, vi lascio i soldi, io mi dimetto‘. E io sono qua ad applaudirlo. Invece ha fatto una mer..ata perché voleva che si dimettesse o perché le colpe dovevano andare solo ed esclusivamente a Motta".
Giuntoli dovrebbe dimettersi, la sentenza di Antonio Cassano
Nel caso in cui invece la decisione fosse arrivata dall'alto, allora la Juve ne esce comunque con le ossa rotte a detta dell'ex attaccante: "Se eventualmente non comanda lui, qualcuno ci deve dire a noi nel mondo del calcio chi comanda. Scanavino? Che non sa se è a Torino, se è a Benevento o se è a Sassari e sta lì guarda le partite, con l'azione che è a destra e lui guarda a sinistra. Gli Elkann, Agnelli o Scanavino? Se questo qualcuno ha deciso di mandar via Motta significa che Giuntoli non conta, e lui dovrebbe dimettersi dicendo ‘Non conta un cazzo? Mi avete screditato? Vado via lo stesso'. Giuntoli in un modo o nell'altro dovrebbe alzare bandiera bianca e dire io non faccio parte della Juve, vado via e vi lascio i soldi. Io sono qui a difenderlo e applaudirlo".
Insomma per Cassano il comportamento della Juventus nei confronti di Thiago Motta è stato censurabile: "Però quando si parla di status di DNA sono ca.ate. Se parliamo anche della storia della Juve tante ca.ate le ha fatte solo che erano bravi a coprirle. Adesso che non è rappresentata da nessun dirigente.. voglio capire com'è la situazione. Quello che hanno fatto a Thiago Motta è una roba indegna io credo che nella storia della Juve è mai capitato un cinema, una barzelletta del genere. Tu dopo Firenze ti incontri e dici ‘vai via', e lì puoi fare la scelta giusta o sbagliata però almeno è così. Nel frattempo tu hai fatto un'intervista dopo la Fiorentina, hai chiamato mille allenatori con Thiago Motta che è stato uno degli ultimi a saperlo e Tudor che era già in viaggio per Torino.
L'attacco di Cassano ai giocatori della Juventus
In chiusura l'attacco ai giocatori della Juventus che a detta del barese hanno le stesse responsabilità dell'allenatore ormai esonerato: "Perché è facile dare la colpa a Thiago Motta. Grazie al ca..o, è una persona. Quando tu dici che non ha attecchito con i giocatori, ci sono tanti giocatori che non possono giocare nella Juve. Sono scarsi. Vlahovic che poi viene fuori che adesso giocherà o non giocherà. Non può giocare nella Juve. Koopmeiners, 50 milioni. Douglas Luiz. I giocatori ora devono tirare fuori i co..lioni se li hanno e se hanno anche le qualità. Tanta gente non può giocare in questa squadra, perché la Juve è storia, perché è un dato di fatto questo, è la squadra più tifata in Italia, ha vinto tanto. Quando vanno in campo e si cagano addosso, non possono giocare nella Juve non hanno personalità, andassero fare il commesso o alzassero bandiera bianca se non sono all'altezza".