Cassano incontenibile sul rinnovo di Kvaratskhelia col Napoli “Quello che ho sentito è follia”
Nella chiacchierata con Adani e Ventola durante Viva el Futbol Antonio Cassano punge il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis. A Empoli gli azzurri hanno vinto di corto muso (0-1) grazie a un calcio di rigore trasformato da Kvaratskhelia e conservato la vetta della classifica. L'ex calciatore tralascia i discorsi sul gioco ("lasciate perdere la squadra di Spalletti, quella era un'altra cosa e Conte vuole altro") e si sofferma sulla situazione che vive il georgiano che "prende meno di quanto intascava Demme due anni fa".
La trattativa per il rinnovo tra il Napoli e il georgiano
Le trattative per il rinnovo sono in corso (con il Paris Saint-Germain sullo sfondo che resta una tentazione per i soldi – tanti – che può mettere sul piatto) ma tra domanda e offerta c'è ancora distanza: da un lato il club partenopeo che non sembra intenzionato a spingersi oltre i 6 milioni (tra bonus e parte fissa), dall'altro lo staff del giocatore che dinanzi a 8 milioni potrebbe anche mettere la sordina ad altre sirene dall'estero.
Cassano critico nei confronti di Conte e De Laurentiis
Per Cassano una situazione del genere non è positiva considerato il momento felice che sta attraversando la squadra di Conte. Anzi, non gli sono nemmeno piaciute le parole del tecnico che, in conferenza stampa, spiegò come Neres lo stava mettendo in difficoltà nel confronto non con Politano ma con Kvara. "Il tecnico lo mette in competizione con il brasiliano e poi arriva il presidente che rompe i co……".
Cosa ha detto il presidente: ha ribadito lo stesso concetto di sempre
Ma cosa ha detto di così inopportuno il massimo dirigente? A giudicare dalle sue parole a Sky, nulla di strano e che giustifichi la severità dell'ex barese. Quali sono pensiero e strategia di De Laurentiis in situazioni del genere è noto da sempre. Non ha chiuso la porta in faccia al ragazzo ma, con molto realismo, ha chiarito ancora una volta che un club come il Napoli ha dei parametri economici, rendiconti finanziari, investimenti da rispettare e in questa ottica può innestarsi ogni discorso di prolungamento del contratto con il georgiano.
"Se partisse? Ci sono stati casi precedenti, non ce ne siamo mai fatti un problema". Fermarsi a una frase del genere significa raccontare solo una parte della verità: del resto la società è anche dalle cessioni illustri del passato (Cavani, Lavezzi, Higuain tanto per fare un esempio) che ha tratto linfa vitale per programmare il futuro e andare avanti restando competitiva con volti nuovi. Un esempio su tutti: lo scudetto è arrivato dopo la rivoluzione con gli addii di Lorenzo Insigne e beniamini come Dries Mertens, entrambi protagonisti del ciclo della grande bellezza sarrista. Ecco perché quel "è importante rispettare il volere dei giocatori, che devono rispettare anche i nostri investimenti" non è poi così inusuale. E traccia una linea spartiacque per il futuro.
Cassano insiste e sostiene che quella risposta sia stata sbagliata per tempismo. "È il solito cinema sul rinnovo perché se ti rinnovo più tardi così ci guadagno… attenzione che si viene a creare quello che è successo con Osimhen. Per me il fatto che De Laurentiis abbia sostanzialmente detto che se ne fa una ragione se Kvara va via è follia. Parlare in questo modo significa buttare una bomba a orologeria. Invece, il ragazzo lo devi lasciare tranquillo".