Cassano incontenibile su Allegri: “Gli interessa solo il ‘grano’, la Juve non fa due passaggi di fila”
Incontenibile. A ruota libera. Fregandosene dello strano effetto che fa sentirlo parlare con tanta leggerezza durante i collegamenti alla Bobo Tv. Antonio Cassano spara opinioni come popcorn che scoppiettano in padella. Dopo aver preso di mira Carlo Ancelotti, l'ex calciatore mette nel mirino (e non è certo la prima volta che accade) anche Massimiliano Allegri. L'allenatore del Real Madrid lasciò cadere quel giudizio così tranciante sulla fortuna che gli avrebbe permesso di andare avanti in Champions ("il culo prima o poi finisce"). Farà lo stesso anche il tecnico livornese?
FantAntonio attacca a testa bassa. Da lui te lo aspetti, la diplomazia non è mai stata il suo forte. O bianco o nero, di qua o di là. Nella sua carriera non ha mai conosciuto le mezze misure sprecando anche occasioni d'oro e un talento innato. I bianconeri hanno la certezza matematica di chiudere tra le prime quattro e disputare la Champions, il pareggio della Roma nell'ultimo turno di campionato ha spalancato le porte della Coppa ma per Cassano una cosa del genere è tutt'altro che edificante.
Anzi, si spinge al punto di affermare che – come si dice in gergo – la spesa non vale l'impresa e Allegri andrebbe licenziato. "Dicono che non si può mandarlo via perché guadagna 10 milioni di euro – le affermazioni fatte nella discussione con Vieri, Adani e Ventola -. Ma io dico che dovrebbero farlo proprio per questo. Ma state vedendo cosa sta combinando? A gennaio la Juve ha messo dentro altri 100 milioni, per questo riuscirà ad arrivare quarta".
In questo tesoretto c'è anche la parte consistente investita per avere Dusan Vlahovic in attacco, l'acquisto di gennaio partito lancia in resta e poi calato un po' alla distanza. Cassano ne ha anche per lui. "Poverino… in 4 mesi ha fatto 6 gol alla Juve. Alla Fiorentina ne ha fatti 17". Allegri ha tracciato per lui una tabella di allenamenti supplementari, si è messo al suo fianco e gli ha fatto vedere qual è il modo migliore per controllare la sfera e battere a rete da fuori area.
Cassano rincara la dose e va giù duro partendo da un'opinione altrettanto dura: "La Juventus non sa giocare a calcio". Detto questo, entra nel dettaglio e spiega perché (secondo lui) Allegri non è la persona adatta per (ri)aprire un ciclo vincente con la Juventus. "Quando c’è da ricostruire non ti dà niente, lo dico da settembre… e sarà la stessa cosa anche per l'anno prossimo a meno che Agnelli non prende altri campioni. O sei talmente più forte degli altri e vinci o tra un anno sei punto e a capo. Lui è bravo solo nella gestione del gruppo, la sua squadra gioca male… non fa due passaggi di fila".
Possibile che un allenatore protagonista proprio a Torino di una lunga scia di vittorie in Italia, per due volte in finale di Champions, sia derubricato a rango di un tecnico qualsiasi? Cassano insiste e aggiunge addirittura che buona parte dei meriti non sarebbero nemmeno suoi. "Ci ho lavorato due anni, la tattica la faceva Tassotti, non lui. Ed avevamo una squadra che camminava da sola, di cosa parli, di niente… si andava in campo e si vinceva lo scudetto. Alla Juve è la stessa cosa, non cambia niente, lui è bravo solo nella gestione del gruppo".
La chiosa è altrettanto pungente, tocca vette critiche surreali. "Perché dare ancora un anno per l'ennesima volta a una persona che non gliene frega un cazzo di niente e di nessuno… gli frega che prende il grano. Se lo mandano via avrà ancora due anni di contratto e può darsi che sta ancora fermo. Poi lo prenderà la Roma oppure la Lazio e continuerà ad allenare fino a 65 anni".