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Cassano ha un messaggio per il suo nemico: “Buffone, burattino e ruffiano di m***a. Lui sa”

Chi è o chi sono le persone citate dall’ex calciatore nel collegamento sul canale della Bobo TV? Non lo dice chiaramente ma sembra riferirsi a qualche addetto ai lavori, che sia giornalista oppure ex giocatore oggi opinionista. “Chi sta a fianco a te è peggio di te… caro carino!”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lo sfogo di Antonio Cassano durante il collegamento in diretta sul canale Twitch della Bobo Tv.
Lo sfogo di Antonio Cassano durante il collegamento in diretta sul canale Twitch della Bobo Tv.

La domanda è una sola: con chi ce l'ha Antonio Cassano? L'intervento durante l'ultimo appuntamento in collegamento con la Bobo Tv è stato dirompente più del solito. Daniele Adani è scoppiato a ridere (ma ha annuito), perché l'aveva detta proprio grossa e forse nemmeno si aspettava quella schiettezza. Nicola Ventola, divertito, ha addirittura iniziato a fare una specie di ola ondeggiando le braccia. Bobo Vieri ha preso in prestito un intercalare dell'ex calciatore barese e gli ha detto "chapeau!" esprimendo consenso a quello sfogo molto colorito.

FantAntonio non fa nomi ma non perché abbia paura di farli però – dice scandendo bene il concetto e ribadendolo più volte – non vuole che di riflesso le persone oggetto della sua filippica ne guadagnino in termini di visibilità. Anzi, come più volte ripetuto anche in passato (perché non è nuovo a frecciate del genere), è pronto a dire loro tutto in faccia, senza peli sulla lingua né alcun timore, con la stessa protervia e l'orgoglio di chi non è mai stato un "leccac…".

FantAntonio non fa nomi ma l'attacco è frontale e molto efficace.
FantAntonio non fa nomi ma l'attacco è frontale e molto efficace.

Cassano esonda in diretta sul canale Twitch, rompe gli argini e tracima travolgendo ogni cosa. Parte piano ma dal tono della voce si sente che sta per esplodere: "Dobbiamo tifare per l'Argentina – e si accalora -. Sapete perché? Sapete perché? Per mille motivi… perché così la gente comincia a mettersi la lingua nel c…".

Non dà indizi sull'identità della persona (o delle persone…) finita nel mirino ma quando dice che non si tratta di tifosi lascia intendere che (forse) fa riferimento a qualche addetto ai lavori, che sia giornalista oppure ex calciatore oggi opinionista.

L'ex calciatore parla con con orgoglio dell'esperienza sul canale Twitch a differenza di chi è un "leccac...".
L'ex calciatore parla con con orgoglio dell'esperienza sul canale Twitch a differenza di chi è un "leccac…".

Lo aveva fatto anche nei mesi scorsi quando la ricostruzione delle sue parole sembrò portare a Fabio Caressa di Sky, invitato calorosamente a "cambiare mestiere", oppure quando se la prese con i "finti duri vigliacchi e vili che non sono degni nemmeno di guardarsi allo specchio". Chi? Con ogni probabilità era Paolo Di Canio a causa di un suo giudizio sulla vita e la carriera di Lionel Messi.

Cassano si è ripetuto menando fendenti e mulinando le frasi come randellate prendendosela con "qualche buffone burattino… questo buffone burattino non fa nomi, ma io potrei farli e non voglio. Perché io non do pubblicità a qualche ruffiano di m…. e questo ruffiano capirà a chi mi riferisco". 

Vieri, Adani e Ventola ascoltato divertiti lo sfogo di Cassano che spara a zero contro i "ruffiani di m....".
Vieri, Adani e Ventola ascoltato divertiti lo sfogo di Cassano che spara a zero contro i "ruffiani di m….".

Vieri, Adani e Ventola si sollazzano nell'ascoltare il compagno di diretta (lo sarà anche negli interventi sulla Rai nell'edizione delle pillole per i Mondiali in Qatar) che con orgoglio rivendica "perché noi siamo andati avanti a fare i calciatori… e andiamo avanti a fare i commentatori perché siamo all'altezza… non abbiamo mai leccato il c… a nessuno, non siamo raccomandati. Tizio, Caio e Sempronio… capiamoci – aggiunge Cassano -. Queste tre cose sono fondamentali… ok? A buon intenditor poche parole!".

Ma chi è e chi sono le persone citate indirettamente? Cassano non lo dice, non vuole perché anche se consapevole "che mo' mi arriva un altro Tapiro" non vuole fare "pubblicità a un, due, tre… alza" e inizia a canticchiare il ritornello ripetendo che "se noi quattro facciamo questa roba qua e facciamo invidia al mondo è perché siamo leali, persone vere che non siamo raccomandati".

L'ex calciatore è infervorato, manca solo l'acuto finale. Lo piazza tra l'ilarità generale degli interlocutori che lo lasciano continuare non perché faccia spettacolo ma per condivisione dei concetti espressi sia pure in maniera così brutale. "Un, due, tre alza… e non siamo raccomandati… un, due, tre alza… e non siamo leccac… E chi sta a fianco a te è peggio di te caro carino!".

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