Cassano difende Spalletti, bordata a Totti: “Tra 20 anni sarà dimenticato, come De Rossi”
I fischi riservati dall'Olimpico a Luciano Spalletti in occasione di Roma-Napoli non sono andati giù ad Antonio Cassano che ha difeso strenuamente l'ex tecnico dei capitolini, odiato dai tifosi giallorossi per la gestione dell'idolo Francesco Totti ai tempi della sua esperienza a Trigoria. Una gestione, riportata in auge dalla recente serie TV ‘Speravo de morì prima‘, che i supporter della Roma non hanno mai perdonato all'allenatore toscano.
Durante l'ultima apparizione alla ‘Bobo TV‘, l'ex attaccante barese ha espresso infatti il suo dissenso nei confronti del comportamento tenuto dai tifosi giallorossi la scorsa domenica: "È una vergogna. Un allenatore che ha amato Roma, ama Roma, e ha fatto delle cose divine. L'hanno fischiato perché ha fatto smettere Totti. Per me è uno scandalo e lo dico a malincuore perché li mi amavano – ha detto infatti Antonio Cassano senza mezzi termini -. Tutto è venuto fuori perché Spalletti non faceva giocare il ‘pupo', a cui io voglio bene. Ma se oggi, a 45 anni, gli chiedi di giocare lui risponde di poter fare ancora la differenza. Spalletti faceva le scelte,– ha poi aggiunto l'ex attaccante della Roma e della Nazionale –, è ingiusto il comportamento avuto con lui. Non meritava fischi ma ovazioni".
L'arringa difensiva di Antonio Cassano non si è però esaurita lì. Per difendere Spalletti infatti il 39enne barese, ha poi voluto ‘sparato a zero' contro l'amico Francesco Totti che, a suo dire, non sarà ricordato per sempre come le altre leggende del calcio: "Tra 20 anni Totti sarà dimenticato, in eterno saranno ricordati i Maradona, i Messi, i Cruijff – ha infatti proseguito l'ex giallorosso –. C'è stato il periodo di Bruno Conti, poi di Totti e ora c'è Pellegrini, che forse giocherà nella Roma per 20 anni e vincerà uno Scudetto. Ragazzi, si cambia".
Secondo Cassano come è finito nel dimenticatoio Daniele De Rossi, a suo dire molto più romanista di Francesco Totti, lo stesso avverrà con il ‘Pupone' che con il tempo verrà dimenticato e soppiantato da un nuovo idolo: "De Rossi era capitan futuro, ve lo ricordate? Ecco lui è quasi finito nel dimenticatoio – ha difatti continuato il barese –. Io non ho mai visto una persona, che non sia Daniele De Rossi, più attaccata alla propria squadra. Il ‘pupo' era attaccato alla Roma? Daniele cento volte di più. Quando si perdevano i derby io l'ho visto piangere – ha infine concluso Cassano –. Se gli apri il braccio esce sangue romanista. Totti era romanista, Daniele ancora di più. I giocatori e gli allenatori passano, a rimanere in eterno è la Roma".