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Cassano contro Lorenzo Pellegrini: “Se una roba così la fai me, io ti attacco al muro”

Antonio Cassano sempre senza peli sulla lingua su Twitch, ospite della ‘Bobo Tv’. Stavolta il barese si scaglia contro il capitano della Roma Lorenzo Pellegrini, per quanto avvenuto con Gonzalo Villar durante il match col Bologna: “Io dopo due minuti mi faccio sostituire e lo aspetto nello spogliatoio e lo attacco al muro!”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Antonio Cassano perde le staffe nell'abituale diretta su ‘Bobo Tv' e parte all'attacco come spesso gli capita, con tanto di scambio acceso con Nicola Ventola: "Ma che c***o dici?!?". Il buon Ventola aveva infatti provato a prendere le difese di Lorenzo Pellegrini, capitano della Roma, oggetto degli strali dell'ex Pibe di Bari Vecchia.

L'oggetto del contendere è quanto avvenuto durante il match vinto dai giallorossi sul Bologna domenica scorsa: Pellegrini aveva rimproverato in maniera plateale Gonzalo Villar dopo un pallone perso. Un comportamento non da capitano secondo Cassano, che contesta la capacità del 24enne romano di indossare i galloni del comando. Parole durissime quelle di Fantantonio.

"Se fai una roba del genere a me, quando avevo 18 anni, io dopo due minuti mi faccio sostituire e lo aspetto nello spogliatoio e lo attacco al muro! Io se devo andare a fare il leader, lo vado a fare con quelli più grandi e all'altezza mia".

Cassano, che alla Roma ci ha giocato 4 anni e mezzo, spiega come si sarebbe comportato lui al posto di Pellegrini, portando ad esempi di veri leader i campionissimi del Real Madrid, del quale ha frequentato lo spogliatoio dopo l'addio ai giallorossi.

"È facile prendersela con un ragazzino, mai me la sono presa con un ragazzino, mai! Poi durante gli allenamenti è diverso, ma davanti alla gente – quando ci sono le partite – non si deve minimamente azzardare a fare una sceneggiata del genere, ma per dire cosa? Voglio fare il leader? Nello spogliatoio te lo dico, ti posso anche dare una manata. Non mi è piaciuto assolutamente, i leader non si vedono per quello. Al Real Zidane e Raul non si azzardavano a criticare i ragazzini".

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