video suggerito
video suggerito

Cassano: “Caressa e Zazzaroni spero vi licenzino”. Adani gli spiega perché non deve nominarli

Nell’ultima puntata della Bobo TV, Antonio Cassano ha deciso di fare i nomi “per l’ultima volta”, con Adani e Vieri che gli hanno spiegato come funziona e perché non deve più nominarli.
A cura di Marco Beltrami
1.102 CONDIVISIONI
Immagine

Nell'ultima puntata della Bobo TV è andato in scena un grande classico. Antonio Cassano scatenato, ha deciso di fare nomi e cognomi contro due addetti ai lavori già finiti nel suo mirino. Stiamo parlando di Fabio Caressa, volto noto di Sky Sport e Ivan Zazzaroni direttore del Corriere dello Sport. Scatenato l'ex attaccante barese che è stato "redarguito" da Bobo Vieri e Lele Adani. I due però non sono riusciti almeno in quest'occasione ad evitare lo scontro diretto.

Dopo l'analisi su Napoli-Milan, Cassano si è scatenato contro Caressa per le sue dichiarazioni del post-partita. Parole quelle sulla sconfitta degli azzurri che in realtà il cronista ha già chiarito oggi, ma che hanno indignato FantAntonio: "Caressa è un incompetente che non ha mai giocato a calcio e non sa se la palla è quadra o tonda. Puoi mai dire: ‘il Napoli l'ha fatto apposta in ottica Coppa dei Campioni', e quelli che stanno affianco lo guardano e… (fa il verso di annuire, ndr)".

"E mi dispiace che Sky, la televisione numero uno al mondo continua a far stare questi incompetenti, e chi gli sta al fianco non dice niente. Perché lui è convinto di essere importante e gli diamo un like, lui sta lì e quelli che stanno vicino a lui… lasciamo stare che sembra la cantina di Don Peppino incompetenza assoluta".

Immagine

A questo punto Bobo Vieri ha provato a spiegare a Cassano perché a suo dire non bisogna più fare nomi: "Non diciamo più i nomi, non è per la denuncia. La gente…  non c'è bisogno di far girare il nome, diciamo che "in tv hanno detto così così". Non diciamo i nomi degli altri sennò li facciamo diventare famosi, non ha senso. Se tu mi dici "il Napoli ha perso la partita apposta" sai che faccio? Prendo la macchina vengo a Genova con una mazza da baseball e ti vengo a dare le legnate nella testa. Non posso sentire questa cosa qui. Evitiamo di dire i nomi".

Cassano però vuole togliersi un altro sassolino, e promette di fare solo un altro nome. Quale? Quello di Zazzaroni, colpevole a suo dire di aver definito Di Maria "un cadavere calcistico": "E allora ti prometto che faccio un altro nome stasera e poi non ne faccio più. Dopo Caressa faccio un altro nome. Quando sento ieri che il signor Ivan Zazzaroni dice "la Juventus ha preso due cadaveri calcistici"… uno di questi ha fatto la storia del calcio, e se la Juventus sta facendo un minimo bene è grazie a Di Maria. La follia è che tengono queste persone a fare i direttori dei giornali".

Immagine

"Ti permetti di fare il nome di Di Maria, ma prima devi sciacquare la bocca e spero che lui non mi chiama o mi scrive. Amico? Siete solo voi, gli altri no. Non mi deve più scrivere o rompere. È una roba di una gravità allucinante, questo con Messi ha fatto vincere i Mondiali, ha segnato in finale sempre. Ha fatto la storia di calcio, la Juve va avanti grazie al suo lustro e questo si permette una cosa del genere. Che sia Caressa o Zazzaroni, guadagnate qualche like ma spero che vi licenzino, è l'ultima sera che vi nomino".

Perentorio nuovamente Vieri: "Non abbiamo bisogno di dire nomi. Basta". Mentre Cassano crede che le dichiarazioni di Zazzaroni siano state in un certo senso indotte: ("Ho la vaga impressione che… arriva da dentro, da qualcuno. Si nascondeva e parlava di tattica quel giorno come Oronzo Canà").

La chiosa, tutt'altro che leggera è di Daniele Adani: "Le opinioni, anche quelle discordanti si possono analizzare. Capite le cose, scopo ottenuto: farsi nominare. Quel termine lì è uno che si usa? Ma lo scopo è centrato perché hai portato 12 persone in più, già ne hai 4-5 così arrivi a 16. La gravità della cosa che ha detto non è lo scopo, lo scopo è far parlare e sentirsi rispondere dalla Bobo TV. Noi cosa diciamo di Di Maria? La verità, rendendo onore e ringraziando. Se tu dici la stessa cosa di Renato Sanches, dirà che è un cadavere. Così nasce il dibattito. Tu l'hai portato al nostro livello, portandolo al dibattito. Quelle opinioni non sono più seguite, le nostre sì". 

1.102 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views