Cassano: “Bastoni non è buono, se vogliamo dire che è diventato un difensore forte…”

Antonio Cassano non ha mai fatto mistero di essere un tifoso dell'Inter, ma se c'è da bastonare bastona anche i nerazzurri. Il verbo usato non è casuale, visto che stavolta a finire sotto i suoi strali – dai microfoni di ‘Viva el Futbol' – è Alessandro Bastoni, pilastro della squadra di Simone Inzaghi e dell'Italia di Luciano Spalletti. Il 25enne calciatore di Casalmaggiore mercoledì scorso ha giocato una grande partita contro il Feyenoord nella gara di andata degli ottavi di Champions League vinta 2-0 dall'Inter, schierato peraltro fuori ruolo per la moria di esterni nella rosa nerazzurra. Voti altissimi ovunque per Bastoni, ma Cassano ne fa una questione di valutazione da difensore puro, bocciandolo sonoramente: "Bastoni non è buono, ragazzi…".
Cassano valuta Bastoni come difensore puro: bocciato senza pietà
Il barese non ci sta alla glorificazione di Bastoni fatta anche dai suoi compagni di podcast Adani e Ventola: "Se anche noi iniziamo a dire: ‘Bastoni è forte, internazionale, mondiale…'. Bastoni non è buono, ragazzi, per me. Se poi vogliamo dire che è diventato anche un difensore forte a marcare… Gioca sempre a cinque senza dare spazio dietro, in impostazione è una roba, altrimenti…".

Per Cassano una cosa è saper impostare, lanciare, dare assist, tutte qualità abbondantemente riconosciute anche da lui a Bastoni, ma quando si parla di difendere, ovvero di marcare e evitare i gol dell'altra squadra il discorso cambia: "Il problema è che anche l'altra volta in Supercoppa lo abbiamo detto: ne ha fatti tanti di disastri. Col Feyenoord non marcava nessuno!".
Calafiori è come Bastoni per Cassano: "Macché fenomeni…"
Cassano paragona Bastoni a Calafiori, altro difensore che secondo lui, pur essendo molto reclamizzato, non è all'altezza dei migliori quando la palla ce l'hanno gli altri: "Il problema è che ci sono determinati tipi di giocatori. Calafiori è andato in Inghilterra, fa fatica, non gioca mai, ragazzi. E il problema è questo: in Italia l'Inter fa uno sport diverso e soprattutto i difensori io li vado a giudicare quando devi giocare uomo a uomo a 50 metri dalla porta. Se giochi a cinque senza profondità e hai il riferimento davanti e devi solo marcare dove non c'è uomo, dove non c'è niente di che… E soprattutto marchi chi? I giocatori dell'Empoli, del Verona, del Venezia? Se tu difendi in 10 senza profondità e stai lì sempre al culo del giocatore che, tra virgolette, non è Messi, non è Neymar o Rodrigo… Fanno passare Acerbi per un fenomeno, Bastoni un fenomeno, Calafiori un fenomeno. Io non posso far passare Bastoni come un fenomeno, un giocatore di livello mondiale, ragazzi, su…".