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Caso Juve, le news su plusvalenze e stipendi

Caso plusvalenze Juventus: per Agnelli e gli ex dirigenti bianconeri chiesto il rinvio a giudizio

La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Andrea Agnelli e altri ex dirigenti della Juventus per il “caso plusvalenze”. Le accuse sono di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Un ulteriore sviluppo sull'indagine sulle plusvalenze sospette e sulla manovra stipendi, la famosa inchiesta "Prisma",  ha spinto la Procura di Roma a chiedere il rinvio a giudizio per l’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli e per gli altri ex dirigenti allora al vertice della società bianconera tra cui spiccano i nomi di Pavel Nedved (allora vicepresidente), Maurizio Arrivabene (Amministratore Delegato) e Fabio Paratici (Direttore Sportivo). Su di loro gravano le principali accuse di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.

La Procura di Roma chiede il rinvio a giudizio per Agnelli e gli ex dirigenti per il caso plusvalenze

La decisione della Procura di Roma è giunta nella mattinata del 17 luglio e riguarda l'inchiesta attorno alle plusvalenze e alla cosiddetta "manovra stipendi" in casa Juventus. Si è richiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente, Andrea Agnelli, e altri ex dirigenti (tra cui Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici) nei cui confronti, a vario titolo, pendono le accuse di aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e false fatturazioni.

Il procedimento era arrivato all’attenzione dei magistrati ella Procura di Roma dopo la decisione della Cassazione che aveva dichiarato l’incompetenza territoriale della Procura di Torino. Ora, se il GIP confermerà la volontà della procura capitolina, si proseguirà col processo, altrimenti verrà archiviata la richiesta.

L'inchiesta Prisma e quali reati si contestano alla Juventus

L'indagine nasce nel novembre del 2021 e riguarda principalmente la compravendita di giocatori nel triennio 2019-2021 e la sua gestione nei bilanci. Oltre a ciò si aggiunge la "manovra stipendi", riguardante diverse scritture private che non dovevano esistere, tra club e giocatori, tra cui la famosa "Carta Ronaldo".

L'inizio dell'inchiesta, altri 11 club coinvolti e le dimissioni di Agnelli

Quasi subito l'inchiesta della Procura federale sul caso plusvalenze si allarga e porta al deferimento a titolo di responsabilità diretta di 11 club di calcio che hanno avuto contatti di mercato con il club bianconero. Nell'aprile 2022 tutti vengono prosciolti, perché "non esiste un metodo chiaro per la valutazione dei giocatori". Nell'ottobre dello stesso anno la Procura di Torino chiude le indagini, che anticipa comunque le dimissioni (di novembre) di Agnelli dalla presidenza della Juve.

L'UEFA apre un'indagine per violazione Fair Play, la FIGC ha nuovi "probanti elementi"

La FIGC apre sempre nel novembre 2022 un'inchiesta sui contratti, nuovo procedimento sugli eventuali accordi trasversali con i giocatori: scatta la richiesta di rinvio a giudizio per Agnelli e altri 11 dirigenti bianconeri. Nel giugno 2022 scende in campo anche l'UEFA che apre una indagine per possibili violazioni del Fair Play e nel dicembre dello stesso anno la FIGC richiede la revocazione della sentenza per "nuovi probanti elementi".

Pubblicata la "Carta Ronaldo", chiesti 15 punti di penalizzazione

Nel gennaio 2023 viene pubblicata la famosa "carta Ronaldo", firmata però solo da Fabio Paratici e il procuratore federale Chinè chiede 9 punti di penalizzazione in classifica per la Juventus. La Corte federale FIGC aumenta poi la richiesta della pena: -15 punti per i bianconeri, contro cui la società fa ricorso mentre l'UEFA estende le inibizioni date anche a livello internazionale.

Juve penalizzata di 10 punti, patteggiamento per la manovra stipendi

Il 20 aprile dello stesso anno, uno degli ultimi colpi di scena: il Collegio di Garanzia dello Sport accoglie il ricorso della Juventus per il caso plusvalenze, rinviando gli atti alla giustizia della Federcalcio per una nuova valutazione e nel maggio 2023 la Corte d'Appello FIGC penalizza la Juve di 10 punti. Per la "manovra stipendi" la Juve chiederà poi il patteggiamento, che verrà accettato mentre l'UEFA esclude la Juventus dalle Coppe per una stagione.

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