Caso Blatter, nuovi guai per Michel Platini: ora è indagato per appropriazione indebita
La Procura federale svizzera sta continuando ad indagare su Sepp Blatter, e nelle ultime ore ha coinvolto direttamente anche l'ex ‘braccio destro' dell'allora presidente Fifa. Gli inquirenti hanno infatti inserito nell'inchiesta anche il nome di Michel Platini, fino ad oggi sentito solo come testimone e che ora risulta invece formalmente indagato e ‘sospettato' per i famosi due milioni di franchi svizzeri, che Blatter gli avrebbe bonificato sul suo conto corrente nel 2011. I capi d'imputazione per il francese, che non ha voluto rilasciare commenti ufficiali dopo la lettera della Procura elvetica, sarebbero quelli di ‘complicità nella cattiva gestione e appropriazione indebita‘.
Della famosa ‘consulenza' che ha sempre citato Platini, si tornerà a parlerà dunque anche davanti al procuratore Thomas Hildbrand. L'obiettivo dei legali di ‘Le Roi', sarà ovviamente quello di scacciare i dubbi di una ‘tangente' versata in cambio di un appoggio politico per la rielezione di Blatter. Lo stesso ex numero uno della FIFA, aveva inoltre ammesso di esser stato convocato dal magistrato svizzero nello scorso settembre e che sarebbe stato sentito anche Platini.
Platini verrà ascoltato a fine agosto
La notizia dell'accusa all'ex giocatore della Juventus, era inoltre già stata rivelata da alcuni media francesi nello scorso maggio. I giornali d'oltralpe avevano infatti scritto di una lettera inviata a Platini, nella quale il procuratore aveva avvisato l'imputato che la procedura nei suoi confronti ‘non era del tutto conclusa‘. Dopo esser stato squalificato in ambito sportivo per 8 anni (pena poi ridotta dal Tas a 4 anni e confermata anche dalla Corte di Strasburgo), Platini si era dichiarato ‘estraneo ai fatti‘ attraverso le parole del suo avvocato William Bourdon: "Non ha fatto assolutamente nulla di sbagliato".
