Carlo Ancelotti, squalifica dopo Napoli-Atalanta: quante giornate rischia

Una giornata di squalifica (niente trasferta all'Olimpico contro la Roma). Dovrebbe essere questa la sanzione nei confronti di Carlo Ancelotti, espulso mercoledì sera nel concitato finale di Napoli-Atalanta. Succede tutto a pochi minuti dal termine: contatto in area di rigore dei nerazzurri tra Kjaer e Llorente non sanzionato dall'arbitro Giacomelli, sul capovolgimento di fronte Ilicic sigla il pareggio. È la scintilla che fa scoppiare l'incendio delle proteste in quei lunghi, interminabili minuti (ne verranno concessi ben 8 di recupero) durante i quali il direttore di gara non va a rivedere l'episodio sfruttando la on-field-review (la moviola in campo) convalidando la rete dei bergamaschi e contestualmente confermando che l'intervento sull'attaccante basco non era da penalty.
Le proteste dei calciatori del Napoli per il mancato rigore
Il tecnico dei partenopei è a bordo campo, vicino ai suoi calciatori visibilmente nervosi e amareggiati per quanto accaduto. L'impressione è che si rifiutino di riprendere il gioco. C'è Koulibaly che non vuol tornare nella sua metà campo per rimettere la palla in gioco dopo il 2-2. Con lui anche Insigne, Callejon, Fabian Ruiz. La discussione è animata e ad avere la peggio è l'allenatore di Reggiolo al quale il direttore di gara mostra il cartellino rosso.
Perché l'arbitro Giacomelli ha espulso Ancelotti
Cosa è successo di così grave? Cosa ha detto per meritare un provvedimento del genere? È stato lo stesso Ancelotti a spiegare cosa è avvenuto in quei momenti di tensione. Lo ha fatto ieri sera ai microfoni di Sky Sport quando ha spiegato le proprie ragioni e chiarito i motivi della rabbia.
Giacomelli mi ha chiesto di dargli una mano. Io gli ho risposto chiedendogli se non avesse il dubbio che quello fosse rigore. E mi ha cacciato – le parole del tecnico che ha aggiunto una ulteriore riflessione personale -. Onestamente sono molto amareggiato e soprattutto mi sento attaccato nella mia onestà, nella mia professionalità. Mi spiace per i calciatori e per la società.