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Cardinale mette in vendita alcune quote del Milan: l’ago della bilancia è lo stadio di proprietà

Il dossier di una società di investimenti statunitense ha rivelato che Cardinale ha messo in vendita da alcuni mesi il 22% delle quote del Milan per estinguere il debito.
A cura di Ada Cotugno
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Gerry Cardinale è alla ricerca di nuovi investitori per il Milan: alcune quote del club sarebbero in vendita da maggio scorso per provare a risanare il debito di circa 700 milioni di euro stipulato con il Fondo Elliott al momento dell'acquisto del club. La società del patron rossonero è alla ricerca di fondi e finanziamenti non soltanto per il pagamento che dovrà effettuare tra undici mesi, ma anche per riequilibrare il suo portafoglio. Alla fine però arriva la smentita da parte della proprietà rossonera.

La notizia è stata riportata da Repubblica che ha potuto consultare il documento in cui Washington Harbour, società di investimenti e consulenza finanziaria, spiega di aver ricevuto il mandato da RedBird per mettere in vendita il 22% delle quote, praticamente un quarto dell'investimento fatto all'inizio (circa 150 milioni di euro in totale)

La scadenza del debito con Elliott

Il motivo principale è ovviamente quello di saldare i conti con Elliott: la cifra ad agosto 2025 salirà a circa 700 milioni di euro (il 57.7% del valore attuale del Milan), salita dell'8% a causa degli interessi, e da qui nasce la necessità di trovare in fretta nuovi investitori. Tanto però passerà dalla questione stadio, dato che avere un impianto di proprietà cambia la prospettiva anche per chi si avvicina all'acquisto di una quota così cospicua del Milan.

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Secondo le ultime stime il nuovo stadio potrebbe portare introiti per 211 milioni di euro all'anno e costerebbe circa un miliardo secondo il dossier redatto da Washington Harbour: i lavori potrebbero cominciare tra un anno e concludersi nel 2029 per avere a disposizione una nuova casa da 70mila posti, anche se al momento la creazione dell'impianto resta ancora molto dubbia. La sua creazione resta comunque un elemento chiave anche per la cessione delle quote sulla quale influiscono ovviamente anche i risultati sportivi: nel documento si legge che ci si aspetta almeno il terzo posto in campionato per i prossimi tre anni e gli ottavi di finale di Champions League nei prossimi tre anni.

La smentita da parte di Redbird: "Totale invenzione"

Nel tardo pomeriggio di venerdì 4 ottobre è arrivata la smentita ufficiale delle voci diffuse sulla possibile cessione di quote: "Il resoconto di La Repubblica sulla vendita di una quota dell’AC Milan è una totale invenzione. È del tutto falso" ha sostenuto alla Reuters un portavoce di RedBird, che poi ha aggiunto: "Gerry Cardinale non conosce Washington Harbour e il documento citato dal giornale non è attribuibile a lui". 

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