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Cardinale e Furlani faccia a faccia per creare il nuovo Milan: cos’è successo all’incontro negli USA

Incontro negli USA tra Gerry Cardinale e Giorgio Furlani per decidere il futuro del Milan. Una strategia ben precisa delle figure dirigenziali rossonere.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Milan sta vivendo una stagione iniziata male e che sta finendo peggio. Uno scenario che il club rossonero di certo non aveva considerato a inizio anno con la promozione di Zlatan Ibrahimovic a braccio destro di Gerry Cardinale e come figura principale nei rapporti tra squadra e club. Nel mezzo un mercato che ha visto arrivare in estate Morata ed Abraham ma che ha anche confermato in blocco i big rappresentati dai vari Leao, Theo Hernandez e Maignan. Joao Felix, Walker e Gimenez invece sono stati la ciliegina sulla torta.

Ma non è bastato. Il distacco dalle varie Juve, Lazio e Atalanta è tanto e per questo la Champions per il prossimo anno sembra essere un miraggio. Meglio allora programmare il futuro e mettere in chiaro alcuni punti. Per questo motivo l'amministratore delegato Giorgio Furlani, come racconta oggi la Gazzetta dello Sport e Sky, è volato negli USA per vedere Cardinale. Furlani non aveva preso parte agli incontri di Ibra e dello stesso proprietario per la scelta del nuovo Ds e forse anche per questo è stato necessario un chiarimento. Ma cosa accadrà?

Tutto il Milan al completo.
Tutto il Milan al completo.

Il rischio che possa tornare uno scenario con due anime nella società è scongiurato da tutti ma bisogna stabilire degli equilibri, soprattutto tra Furlani e Cardinale. Fondamentale sarà infatti la scelta di una figura come Tare, Paratici o Andrea Berta in controtendenza con le idee della società di operare sul mercato con un team di esperti. Cardinale e Furlani inevitabilmente hanno parlato però anche della gestione di questo momento di crisi, con il Milan che chiuderà il bilancio stagionale con un piccolo utile o una piccola perdita, in assenza di grandi cessioni.

Le possibile cessioni di Leao e Theo Hernandez come ipotesi sul piatto

Insomma, a inizio marzo il Milan è stato costretto a gettare già le basi per il futuro augurandosi di non commettere più errori come quelli fatti a inizio anno. Dalla scelta dei giocatori agli investimenti da fare, ogni operazione dovrà essere studiata al meglio e in sinergia con tutte le figure principali del club. Non è da escludere che si sia anche parlato di sacrificare i big come Leao e soprattutto Theo Hernandez, proprio per avere poi maggiore margine d'azione sul mercato e investire in altro modo in mancanza degli introiti derivati dalle coppe.

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