Capi ultras Milan intercettati, il pressing per prendere Conte: “Vogliono il tifo, se lo devono meritare”
Il mondo del tifo di Inter e Milan è stato rivoltato come un calzino dall'indagine della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Milano, che ha portato stamattina all'arresto di 19 esponenti di rilievo delle curve di entrambi i club milanesi, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, rissa, estorsione e intestazione fittizia. Nelle centinaia di pagine del provvedimento della magistratura non c'è solo l'abbondante materiale raccolto per sostenere l'accusa, ma anche tanto altro che tratteggia le zone di contiguità tra gli ultras e i due club, che si trovano a subire pressioni enormi anche sul piano sportivo. Lo si evince chiaramente da un'intercettazione tra Luca Lucci e Giancarlo Capelli, meglio noto come il ‘Barone', nella quale il primo fa presente al secondo di non sponsorizzare De Zerbi, visto che lui e altri stanno spingendo per Antonio Conte: "Ma Barone… stiamo premendo per Conte… sto facendo da quattro giorni robe con il Milan e mi vai a dire De Zerbi?".
L'intercettazione tra Luca Lucci e Giancarlo Capelli, il ‘Barone': "Stiamo premendo per Conte"
La telefonata avviene il 26 aprile scorso, quando ormai era chiaro a tutti che Stefano Pioli non sarebbe stato più l'allenatore del Milan a fine stagione, dopo l'ennesimo derby perso contro l'Inter qualche giorno prima (1-2). Lucci fa notare a Capelli in maniera abbastanza energica che ha sbagliato – in un'intervista appena rilasciata – a fare il nome di Roberto De Zerbi come nuovo allenatore che il club rossonero dovrebbe prendere per sostituire Pioli, visto che lui sta invece lavorando e facendo pressioni sul Milan – a quanto fa capire – per far arrivare in panchina Antonio Conte.
"Ho letto io adesso, me l'hanno girato adesso: Il Barone vuole De Zerbi! …ma come fai a fare un nome? come fai a fare i nomi? …ma Barone, stiam premendo, stiam premendo per CONTE, ma tu rappresenti la Curva, te lo vuoi mettere in testa che non rappresenti te stesso? …ho capito! Ma rappresenti la Curva Barone!!! Non è vero che non sei nessuno! Sei il Barone! Sei il Barone, Gianca! Sei il Barone! …vabbò, ok! Ma non fare nomi di allenatore! Ma Barone… ma sto facendo, sto facendo da quattro giorni, robe con il Milan e mi vai a dire De Zerbi??", sono le parole di Lucci riportate nell'atto.
Il "ruolo apicale" di Luca Lucci è reso evidente – spiegano gli inquirenti nel documento – dal fatto che anche in altre dichiarazioni con terzi "si spingeva a rendere dichiarazioni sulla migliore guida tecnica per la squadra, così provando ad influenzare le scelte della società".
E ancora, in un'altra telefonata fatta da Capelli a Lucci il giorno dopo quella riportata sopra, il Barone gli dice di essere stato contattato da alcune televisioni per rilasciare un'intervista sulla situazione del Milan e gli chiede cosa avrebbe potuto dire in quella circostanza. La risposta di Lucci è perentoria: "In questo momento se vogliono tenere il popolo unito …la scelta Conte è la scelta più intelligente, a livello di società… perché in un secondo hai fatto passare tutti i malesseri al popolo rossonero! …non è più disposto a mantenere un clima di serenità!!! e di tranquillità… perché il popolo rossonero non è né sereno, né tranquillo! vogliono il tifo, vogliono il tifo dalla curva, dalla curva più forte d'Italia, se lo devono meritare!!!! a partire, a partire dalla società… e la scelta, la scelta, la scelta dell'allenatore è il primo tassello dove noi valutiamo le intenzioni della società… No!!! Barone!!! Conte devi dire… devi dire Conte!! Uno come Conte! …se il Milan vuole vincere, e prendi uno come Conte, vuol dire che c'è ambizione di tornare grandi, capito? C'è ambizione di tornare grandi! Poi glielo dici chiaramente, non siamo più disposti a sentire, a sentire, da nessuno, dichiarazioni folli dei nostri dirigenti e del nostro presidente, non siam più disposti…".
Il Milan: "Abbiamo dato disponibilità a collaborare con gli inquirenti"
Intanto il Milan ha fatto sapere all'Ansa che "in merito alle indagini che coinvolgono esponenti delle tifoserie organizzate, il Club rossonero si è immediatamente reso disponibile a collaborare con gli inquirenti, per fornire qualsiasi documentazione e informazione richiesta".