Capello svela come ha fatto Ancelotti a far inserire Mbappé al Real: “Dicevano sciocchezze su di lui”

Carlo Ancelotti come miglior allenatore al meglio. Parola di Fabio Capello, ex tecnico del Real Madrid, che nel corso di un'intervista ha fatto sapere il suo punto di vista sul momento del tecnico emiliano sulla panchina delle Merengus. Capello, che a Madrid è stato nelle stagioni 1996/1997 e 2006/2007, ha spiegato l'importanza di Ancelotti sul gruppo: “Conosce il calcio e sa gestire una squadra”. Capello, oggi anche opinionista a Sky, ne ha parlato alla cerimonia di presentazione dei candidati al Laureus e le sue parole sono state riportate dal quotidiano spagnolo ‘AS'.
“Ancelotti è il miglior allenatore del mondo perché sa gestire la squadra, conosce il calcio, sa mettere in campo i giocatori ed è altruista – ha spiegato l'allenatore che poi ha introdotto anche l'argomento riguardante Mbappé -. L'ha aiutato molto e questo è un merito per lui". Capello si è soffermato molto sull'importanza che ha avuto Ancelotti sull'attaccante francese dopo il suo arrivo in estate dal PSG. L'impatto non è stato dei migliori ma Ancelotti è stato fondamentale per farlo inserire al meglio nell'ambiente del Real Madrid.

"La cosa più importante per un allenatore è capire cosa hai e sapere dove vuoi arrivare e se non lo capisci è un fallimento e Ancelotti lo capisce perfettamente", ha aggiunto l'allenatore sbilanciandosi parlando dell'attaccante francese. "È un grande giocatore. Gli ci sono voluti tre mesi per capire cosa fosse Madrid – continua -. Molte persone lo hanno criticato, ma non hanno capito niente e hanno detto sciocchezze e ora vediamo che è un giocatore straordinario e di altissimo livello", ha detto.
Capello netto su Yamal: "Lo paragonavano a Messi ma non ce l'ha fatta"
Capello ha poi sfruttato l'occasione anche per parlare della figura del giocatore del Barcellona e della nazionale spagnola Lamine Yamal: “Lamine sta facendo grandi cose. Quando ha iniziato a giocare per il Barcellona, lo chiamavano il nuovo Messi, ma non ce l'ha fatta perché non aveva la genialità di Messi. Lui è un giocatore di alto livello". Netto dunque il giudizio di Capello che ha promosso la gestione di Ancelotti con Mbappé meno Yamal, che resta un grandissimo giocatore, ma per l'ex tecnico del Real non è paragonabile alla Pulce.