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Capello punta il dito contro Theo Hernandez, Ibrahimovic lo difende: “Non è uno che fa l’attore”

Capello punta il dito contro Theo Hernandez, Ibrahimovic lo difende dopo l’eliminazione del Milan dalla Champions League per mano del Feyenoord.
A cura di Vito Lamorte
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 Zlatan Ibrahimovic è intervenuto a Sky Sport al termine della partita che ha decretato l'eliminazione del Milan dalla Champions League per mano del Feyenoord: “Siamo delusi, arrabbiati. La partita penso che sia mancata maturità. Vincevamo 1-0, abbiamo continuato a giocare, l’arbitro è stato un po’ duro per il rosso su una simulazione, poteva dare un avvertimento al giocatore, invece abbiamo dovuto giocare con uno in meno. Siamo delusi, arrabbiati, ora è importante stare uniti come gruppo, voltare pagina. Da domani ci prepariamo per il prossimo obiettivo”.

Fabio Capello ha puntato il dito contro Theo Hernandez, che con la sua espulsione all'inizio della ripresa ha condizionato la partita: "Il rosso è giusto. Zlatan, Theo è uno che si tuffa e si butta sempre e stavolta ha trovato un arbitro giusto e severo che l'ha ammonito per la seconda volta. La cosa peggiore è la bambinata che ha fatto nel primo tempo quando ha preso il primo giallo”. Il senior advisor di RedBird ha risposto così: “Si tuffa sempre? Queste situazioni quando succedono non si può dire se sono giuste o no, non penso che sia un attore, fa il suo gioco, fa il meglio che può. Queste cose succedono in campo, non è che la cercasse”.

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Capello punta il dito contro Theo, Ibra lo difende e poi fa autocritica

Poi l'ex attaccante rossonero fa autocritica, e torna sui suoi passi, a chi gli chiede se sono più arrabbiati con Theo o con l’arbitro: "Siamo arrabbiati con noi stessi, non è che l’avversario sia stato più forte di noi e non ce l’abbiamo con l’arbitro o con Theo. Ci siamo ammazzati da soli. Non ci sono scuse, non è colpa di qualcun altro. I rossi succedono, in campionato contro l’Empoli abbiamo preso un’espulsione ingiusta, succedono queste cose”.

Ibrahimovic ha analizzato la stagione del Milan così: “Oggi uscire dalla Champions League è una delusione. Noi puntiamo a vincere come abbiamo fatto in Supercoppa. Abbiamo fatto acquisti a gennaio per migliorare ma non ci sono garanzie in questo sport. Voglio vedere un Milan dominante e che è il Milan. Quando sono arrivato 4-5 anni fa non era il solito Milan. Da lì abbiamo cominciato a lavorare”. 

Infine, sulla scelta di smantellare il Milan dello Scudetto di due stagioni fa il senior advisor di RedBird ha chiuso così: "Io ho smesso ho 42 anni se avessi potuto continuare a giocare avrei continuato a giocare. Io giocavo in quella squadra e vi posso dire che questa squadra ha il doppio delle possibilità rispetto a quella. Questa squadra a livello di qualità è meglio“

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