Capello non usa mezze misure sul Milan, il giudizio è durissimo: “Ha sempre la stessa malattia”
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La brutta, e inaspettata, sconfitta del Milan a Rotterdam, nella gara d'andata dei play-off di Champions League contro il Feyenoord, ha lasciato molti dubbi e una prova non sufficiente della squadra di Sergio Conceiçao. I rossoneri non hanno vinto un duello con gli olandesi nel primo tempo e nella ripresa non sono stati capaci di reagire allo svantaggio.
Fabio Capello, negli studi di Sky, ha detto la sua sulle scelte di Sergio Conceiçao e ha analizzato le difficoltà avute dal Diavolo al de Kuip: "Tutti ci aspettavamo i quattro di fantasia davanti, come se il difetto del Milan di far tirare sempre l'avversario in porta si fosse esaurito. E invece è rimasta la stessa malattia, non è guarito".
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Capello non usa mezze misure sul Milan: il giudizio è durissimo
Dopo la partita, nello studio di Sky Sport, Fabio Capello ha commentato in maniera molto dura la prestazione negativa del Milan a Rotterdam e ora la squadra di Sergio Conceiçao è chiamata a ribaltare il risultato nella sfida di ritorno a San Siro. L'ex allenatore rossonero si è soffermato proprio sul fattore campo: "Giocare in quel campo lì è difficile, quando vedo le partite c'è un aiuto da parte del pubblico, rendono qualcosa in più, quindi devi aspettarti delle giocate in velocità e in continuità. Se non sei preparato a questo, vai in difficoltà".
Sulla prestazione rossonera il giudizio non può che essere negativo: "Troppo poco Milan. Si parlava di fantasia con quattro attaccanti, ce ne è stata poco: hanno portato tutti troppo la palla e non c’è stata un’occasione vera. Hanno sofferto troppo il contropiede perché il centrocampo non filtrava. La cosa che più mi ha impressionato è la mancanza di far muovere la palla: tutti la portavano ed era facile per gli avversari piazzarsi. L’unico a provare a dribblare è stato Leao che però la toccava sempre una volta in più".
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Infine Capello si è soffermato anche su ciò che dovrà cambiare in vista della partita di ritorno: "Lui ha voluto dare un messaggio di sicurezza, di essere convinto di quello che ha proposto. Il risultato è stato negativo, così come la prestazione. Deve rivalutare queste cose. Tutti ci aspettavamo i quattro di fantasia davanti, come se il difetto del Milan di far tirare sempre l'avversario in porta si fosse esaurito. E invece è rimasta la stessa malattia, non è guarito".