Capello: “Inter senza gioco, il gruppo deve crescere. Napoli? Di Lorenzo è da Nazionale”
La prima serata della Champions League 2019/2020 per le italiane ha un retrogusto dolce-amaro. Il pareggio sofferto per l'Inter contro lo Slavia Praga nel pomeriggio è stato spazzato via in serata dalla bellissima vittoria del Napoli contro il Liverpool per 2-0. Ha analizzato le due gare Fabio Capello durante la trasmissione "Champions League Show" negli studi di Sky Sport e l'ex allenatore di Milan e Juventus non è stato tenero con i nerazzurri. Il tecnico di Pieris ha analizzato quella che, in teoria, era la partita più facile di tutto il girone per l'attuale capolista della Serie A e per l'Inter di Antonio Conte non è stato il migliore degli esordi in Champions League:
I nerazzurri erano reduci da un'ottima stagione. Si è cercato di rinnovare la squadra, ma mi aspettavo qualcosa in più. Azioni sporadiche, occasioni sporadiche: tutto il resto non si è visto e per l'Inter il segnale è negativo.
Secondo Capello l'1-1 contro la squadra ceca è il sintomo di una squadra ancora in ritardo nel percorso di crescita più che un incidente casuale:
Conte giustamente si è preso le colpe e dobbiamo aspettare la crescita di questo gruppo. Abbiamo visto tre partite di campionato dell'Inter: ci siamo esaltati per l'esordio contro il Lecce, poi le altre due sono state sul piano che c'è stato stasera in Champions.
L'unico assolto per i nerazzurri da parte dell'ex commissario tecnico di Inghilterra e Russia è Stefano Sensi:
Tutte le giocate dei nerazzurri sono state delle invenzioni di Sensi. Non si è visto un gioco, non si è vista una pressione da parte della squadra. Era anzi l'Inter la squadra in difficoltà quando veniva pressata, con l'avversario che aveva una certa facilità nel passarsi la palla.
Capello: Di Lorenzo, personalità da nazionale
Tutt'altra musica quella del San Paolo, dove gli azzurri hanno battuto per 2-0 i campioni d'Europa in carica e tra le sorprese della notte partenopea c'è stato sicuramente Giovanni Di Lorenzo, al suo esordio assoluto in Champions League:
L'allenatore vede i giocatori. Conosce il loro livello di personalità, e quindi quando giochi queste partite sa cosa aspettarsi da loro. E Di Lorenzo può giocare tranquillamente in Nazionale: giocare una partita del genere contro i campioni d'Europa è una dimostrazione di personalità.