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Capello e la dura critica ai giocatori della Juventus: “Atteggiamento inaccettabile”

Due gol in avvio di primo e secondo tempo. Gli errori commessi dalla Juventus hanno pesato sulla prestazione e sulla sconfitta subita nell’andata degli ottavi di finale di Champions con il Porto: il retro-passaggio avventato di Bentancur per Szczesny e la disattenzione collettiva in occasione del raddoppio. “Così non può andare”, le parole di Fabio Capello.
A cura di Maurizio De Santis
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Approccio mentale sbagliato. Lo ha riconosciuto anche Andrea Pirlo nel commentare la sconfitta e la prestazione della Juventus contro il Porto (2-1). L'andata degli ottavi di finale di Champions League ha riportato alla luce tutte le contraddizioni, gli errori, le difficoltà dei bianconeri. Disarmante la fragilità emotiva mostrata nelle fasi salienti dell'incontro, subendo gol grotteschi: quello di Taremi dopo appena un minuto del primo tempo e quello di Marega nella ripresa, quando erano trascorsi una manciata di secondi dal fischio d'inizio. Due regali incredibili e inaccettabili per una formazione che ha l'ambizione di arrivare fino in fondo alla Coppa e provare a vincerla.

Il retro-passaggio avventato di Bentancur per Szczesny e la disattenzione collettiva in occasione del raddoppio (il calciatore del Porto affonda nella difesa della Juve come lama nel burro) entrano nel corredo accessorio di orrori che hanno caratterizzato in negativo il match. La rete segnata da Chiesa ha solo lenito l'amarezza e lasciato una porta aperta in vista del ritorno a Torino ma, al netto della mancata concessione del rigore per fallo su Ronaldo nel finale, restano sul rettangolo verde tutte le perplessità per una prova in generale poco convincente, per nulla da grande squadra. Lo ha sottolineato anche Fabio Capello (oggi opinionista Sky nei commenti a margine dell'incontro di Coppa)

Non entrare in campo con la giusta concentrazione è inaccettabile, c'è stata troppa superficialità – ha ammesso l'ex allenatore -. Nel primo tempo c'è stato un errore madornale di Bentancur, nel secondo otto difensori non sono stati attenti né capaci di fermare tre calciatori del Porto. Così non può andare.

La riflessione di Capello si sposta anche verso alcuni interpreti della squadra di Pirlo. In particolare nel raffronto tra il trend di rendimento di Kulusevski e Chiesa. Più ombre che luci per il primo, segnali incoraggianti dal secondo.

Kulusevski non è lo stesso giocatore dell’anno scorso – ha aggiunto Capello -. Non ha la stessa lucidità e credo anche che non abbia ancora fatto quel salto di qualità che invece ha mostrato Chiesa.

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