Capello commosso in Tv ricorda Italo Galbiati: “Ho perso un fratello, è stata la mia fortuna”
Nella giornata di mercoledì 8 marzo è venuto a mancare Italo Galbiati, un nome importante per il calcio italiano e in particolare per il Milan. Perché della famiglia rossonera Galbiati ha fatto parte per decenni. Profondo conoscitore di calcio, grande scopritore di talenti (da Baresi a Shevchenko), è stato per oltre vent'anni il fidato vice di Fabio Capello che con grande tristezza lo ha voluto onorare in TV: "Italo era un amico, un grande allenatore, un uomo che capiva di calcio. Era amato dai giocatori, era amato per quello che faceva per loro. Dava loro sempre tanti consigli positivi".
Poi ha aggiunto: "Lui è stata anche la mia fortuna. Avere un allenatore in seconda per me è stato il massimo. Lui era un uomo in più. Era l'uomo in più. Non mi portava mai problemi, li risolveva prima. Se c'era un problema serio allora veniva da me". Galbiati aveva un legame forte con i calciatori, e questo si è capito ulteriormente in questa triste giornata: "Ho ricevuto tante telefonate. Mi ha chiamato Roberto Carlos, mi ha chiamato Butragueno, mi hanno chiamato dalla Russia".
Infine ha detto: "Galbiati era sincero, umile nel suo lavoro. Conosceva il calcio dalla A alla Z. Ha iniziato nel settore giovanile, è stato assistente di Sacchi, ha aiutato me. Oggi ho perso un fratello. E voglio ricordare che è l'allenatore che ha vinto più di tutti, avendo vinto sia con Arrigo che con me".
A Sky, prima di Tottenham-Milan, hanno parlato di Galbiati anche Costacurta: "Era una grandissima persona, aveva sempre un grande entusiasmo. In questi ultimi anni se ne sono andate le persone migliori. Per noi è stata una persona molto importante. Io avevo perso mio papà, sia lui che Mister Capello sono stati un secondo padre per me", e Cambiasso: "Ho avuto il piacere, quando era giovane, di fare il ritiro del Real Madrid. Io ero giovane e quindi facevo meno lavoro fisico per la mia età. Quando non potevo allenarmi lui cercava sempre di migliorarmi. E lavorava tecnicamente con me".
Poi sempre a Sky dell'ex allenatore ha parlato anche Paolo Maldini: "Grande tristezza per noi. Per una serie di calciatori che hanno fatto le giovanili e poi quelli che sono arrivati nell'era di Sacchi e Capello hanno avuto una persona amante del calcio, della tecnica e del Milan che ne ha fatti migliorare tantissimi di calciatori".