Capello boccia la Juventus (e Arthur): “Squadra mediocre”
Non ha usato troppi giri di parole Fabio Capello per definire la Juventus vista contro il Ferencvaros. L'ex allenatore e opinionista Sky, ha bocciato la prestazione dei bianconeri che grazie al gol in extremis di Morata sono riusciti a strappare la qualificazione agli ottavi con due giornate d'anticipo. Quella vista contro i magiari, per "Don Fabio" è stata una Juve "mediocre", con Arthur tra i suoi peggiori interpreti.
Fabio Capello critica la Juventus dopo il Ferencvaros
Direttamente dagli studi di Sky, nel post-partita di Juventus-Ferencvaros, Fabio Capello ha commentato così la prova della squadra di Pirlo: "Bassa velocità e bassa qualità. Bisogna rischiare di più, qualcosa che non hanno fatto nel primo tempo. Troppo elementari, gioco troppo corto. Hanno provato ad entrare centralmente, sono arrivati due volte sul fondo per poter essere pericolosi. Troppo poco per una squadra che gioca da tanto tempo ad altissimo livello. Juve mediocre nella qualità e nelle idee. Non l'hanno fatto neanche questa sera. Non hanno mai sfruttato gli esterni, non hanno nessun giocatore che apra il gioco velocemente. Eppure nell'uno contro uno hanno questo tipo di giocatori".
Arthur bocciato da Capello, il botta e risposta con Pirlo
Ma a chi fa riferimento in particolare Fabio Capello? Chi a suo dire non è riuscito ad "aprire" il gioco? Ogni dubbio viene fugato poco dopo quando arriva mister Pirlo. L'opinionista commenta così la prova di Arthur: "Notte non troppo felice per Arthur. Un giocatore che gioca corto, lento, sempre centralmente dove c'erano tantissimi avversari. Non riuscivate mai a fare quello che tu avresti voluto fare. Avrà qualità tecniche ma non ha visione ampia del gioco". Parole che in parte trovano d'accordo l'allenatore della Juventus: "Oggi si è intestardito di più a portare palla rispetto ad altre partite, cercando sempre la soluzione più diretta apertamente quando doveva aprire il campo e allargare le loro maglie. È un giocatore che sta crescendo fisicamente e sotto quell'aspetto non ha demeritato. Ma bisognava aprire di più il gioco. Se ha queste doti nelle corde? Per adesso ha fatto vedere ancora poco"