Capello a Esposito: “Non prendere la strada di Zaniolo”. E i tifosi della Roma s’infuriano
"Mi raccomando, non prendere la strada di Zaniolo". Dalle parole affettuose di Cambiasso alla stilettata di Fabio Capello: nel post partita di Sebastiano Esposito, giovane attaccante dell'Inter all'esordio in Champions, c'è anche il battesimo del fuoco davanti alle telecamere. Da studio il ‘Cuchu' gli rivolge un consiglio da capitano: mai esultare per la concessione di un calcio di rigore, sempre meglio attendere che venga battuto (e realizzato). Poi tocca all'ex commissario tecnico dell'Inghilterra: prima ne elogia la prestazione di personalità e le qualità mostrate (è stato lo stesso Esposito a propiziare il penalty contro il Borussia Dortmund) poi lo invita a non prendere esempio dal calciatore della Roma.
Il monito in tv durante le interviste a Sky
Un avvertimento da ‘saggio' e intransigente allenatore nei confronti del ragazzo che s'affaccia sulla ribalta internazionale e, al tempo stesso, una stoccata all'altro talento che gravita nell'orbita della Nazionale. Nessun intento denigratorio, l'impressione è che abbia avuto un tono paternalistico eppure nel salotto di Sky c'è stato un po' d'imbarazzo per quell'affermazione che non è stata interpretata bene dai tifosi giallorossi.
Perché Capello ha suggerito di non fare come Zaniolo
Cosa c'è dietro quelle parole? Con ogni probabilità il riferimento di Fabio Capello è alla posizione espressa dal ct, Roberto Mancini, che a settembre scorso motivò così l'esclusione del romanista (e di Kean) dai convocati per le gare di qualificazione a Euro 2020: "Non mi piace lasciarli a casa per punirli. Abbiamo dato loro una grande opportunità e speriamo serva per il futuro. Devono imparare a comportarsi bene". Perché erano stati puniti? S'erano presentati in ritardo agli allenamenti.
Ultima riflessione di Capello dedicata alla prestazione dell'Inter e di un altro calciatore in particolare, Antonio Candreva. "Mi sembra sia molto in forma. È un ottimo calciatore e bisogna dare merito a Conte di averlo rigenerato – ha aggiunto Capello -. La partita contro il Borussia era un test importante per capire il valore dell’Inter, ha giocato da squadra matura".