Caos tamponi: in Serie A solo Lazio e Spezia fanno controllare i test fuori dalla propria regione
Lo scandalo scoppiato a Roma per il controllo e la ‘gestione' dei tamponi anti Coronavirus di alcuni giocatori, ha inquinato la vigilia di Lazio-Juventus e messo in serio imbarazzo il club di Claudio Lotito che, se ritenuto colpevole di aver ignorato le procedure federali, rischia ora un'ammenda o sanzioni ancor più pesanti. Il risultato dei test e la loro relativa trasmissione alle ASL, sta ovviamente alla base dell'ormai famoso protocollo FIGC: non solo per tutelare la salute degli atleti, ma anche per preservare l'integrità e la regolarità dei tornei in questione.
Ma dove vengono controllati i tamponi delle società del nostro massimo campionato? Come pubblicato dalla ‘Gazzetta dello Sport', dei 20 club che compongono il tabellone della Serie A soltanto 2 fanno ricorso a centri specialistici fuori dalla propria regione: lo Spezia e, appunto, la Lazio. Per quanto riguarda la società ligure la scelta è caduta sul laboratorio Synlab: a pochi chilometri da La Spezia e ‘certificato' dall'UEFA, che fa svolgere prelievi e analisi proprio nel centro specialistico di Firenze. La Lazio di Claudio Lotito, ha invece optato per il Centro Polispecialistico Futura Diagnostica di Avellino. Il tutto senza evidentemente valutare le eventuali criticità di tale scelta.
L'azzardo della scelta di una struttura ‘fuori regione'
Il dettaglio importante che rischia di avere un peso specifico nell'inchiesta aperta dalla procura federale contro il club di Lotito, è proprio quello legato al ‘passaggio' dei dati tra il centro specialistico e le ASL. Qualora i test vengano effettuati al di fuori della propria regione, la segnalazione alle ASL di competenza non è infatti automatica ed è compito e responsabilità delle società trasmettere il risultato dei tamponi alle aziende sanitarie locali. Sono loro che devono infatti comunicare eventuali contagi e permettere alle autorità sanitarie di entrare in azione con l'ormai purtroppo classico iter, che come sappiamo prevede tracciamento e quarantena per evitare il propagarsi del contagio.