Caos nel calcio italiano, Lotito contro Gravina: scontro durissimo, glielo ha detto davanti a tutti
È Natale e le tradizioni vanno rispettate. E allora per il calcio italiano non c'è niente di meglio di una bella lite, un grande classico per chiudere il 2021. Per chi vive di certezze, quanto accaduto ieri durante il Consiglio Federale andato in scena a Roma è la conferma che possiamo stare sereni: il tasso di litigiosità del nostro pallone è sempre ai livelli che ci fanno meritare da anni tonnellate di fango dall'estero.
L'assemblea che riuniva tutte le componenti del calcio italiano doveva decidere se concedere o meno una proroga rispetto al termine del 31 dicembre per la cessione della Salernitana, come era stato chiesto all'unanimità dalla Lega di Serie A per evitare – in caso di mancanza di acquirenti e di conseguente esclusione del club granata dalla massima serie – la figuraccia di un campionato monco a 19 squadre, con annesso ulteriore crollo della credibilità del calcio italico.
Ma per il presidente federale Gravina è esattamente il contrario: concedere ancora una proroga rispetto a quella già accordata nella scorsa estate sarebbe una soluzione decisamente ‘all'italiana': regole non fatte rispettare o derogate. La linea del numero uno della FIGC ha prevalso e il Consiglio ha votato per continuare con l'iter già fissato, senza ulteriori slittamenti. O i trust cui è stata affidata la Salernitana per venderla riusciranno a mettere nero su bianco la cessione entro il 31 dicembre – a quel punto ci saranno altri 45 giorni per completare l'operazione – oppure il club sarà escluso dalla Serie A.
All'assemblea era presente anche Claudio Lotito, che è consigliere federale in quota Lega di Serie A e che al momento della votazione è uscito dalla sala, per il conflitto di interessi che lo vede essere parte in causa della vicenda, dal momento che dal 2011 è proprietario della Salernitana assieme al cognato Marco Mezzaroma. Tuttavia prima di allontanarsi, il presidente della Lazio ha dato vita ad una lita durissima con Gabriele Gravina.
I toni si sono alzati, svela il Corriere della Sera, quando Lotito ha rinfacciato al capo del calcio italiano di avere preso iniziative personali nelle discussioni con il Governo, rivendicando il merito per eventuali vantaggi che potrebbero derivare al mondo del calcio dalla politica. "La Salernitana? Non so niente, io non c’ero. Chiedete a Gravina", ha poi detto seccamente Lotito in serata. Il tempo stringe, la speranza è affidata ai nomi spuntati nelle ultime ore. Salerno non merita tutto questo.