Caos Covid in Serie A, Tudor preoccupato: “Gli allenatori stanno facendo un mestiere diverso”
Il Verona ha battuto 2-1 lo Spezia al ‘Picco' in un match contrassegnato dalla doppietta di Caprari che ha consegnato all'Hellas nuovamente i tre punti che mancavano dallo scorso 5 dicembre. Una gara gestita al meglio dagli scaligeri che alla vigilia di questa partita, così come del resto anche le altre squadre di Serie A, hanno rischiato di non partire per la Liguria a causa dei tanti positivi riscontrati nel gruppo squadra. Un problema non di poco conto che ha costretto il tecnico, Igor Tudor, a basarsi soprattutto sulle defezioni dovute al Covid più che alle scelte tecniche in base alla partita.
E proprio su questo punto si è soffermato l'allenatore del Verona al termine della partita parlando ai microfoni di DAZN di quanto sta accedendo: "Stamattina un giocatore doveva fare un tampone, ieri nuovi casi, in questi giorni c’è stato tanto casino ed era difficile pensare al calcio". Tudor per questo motivo applaude la squadra per la partita giocata al ‘Picco' ma si dice preoccupato per quanto stia accadendo: "Vediamo come si sviluppa la questione Covid-19 – ha detto – Sono situazioni difficili e l’allenatore si ritrova a fare un mestiere diverso, non quello di prima".
Tudor elenca i problemi dovuti alle defezioni da Covid-19 a poche ore dalla sfida di La Spezia: "Noi oggi abbiamo avuto la fortuna di avere parecchi titolari a disposizione, ma se i positivi fossero stati tra i titolari e non tra chi gioca meno, cosa sarebbe successo? Bisogna pensarci bene – spiega Tudor riferendosi al nuovo protocollo della Lega che prevede l'utilizzo dei Primavera – Se alla fine ti manca qualche punto per la salvezza e giochi con la seconda squadra, perdendo la partita, qualcosa non va, non sarebbe giusto". Tudor conclude il suo discorso con un monito nei confronti di chi dovrà decidere come affrontare questo problema: "Bisogna fare le cose giuste e pensare bene a quest’argomento”.
