Caos Brasile-Argentina: agente in campo con un’arma, spintoni con Otamendi e Acuna
Quella che sarebbe dovuta essere una festa dello sport si è trasformata in un vero e proprio caso internazionale. Le immagini di Brasile-Argentina hanno fatto il giro del mondo non per una giocata o per un gol, ma per la sospensione dopo pochissimi minuti di gioco a causa dell'ingresso in campo degli ufficiali dell'agenzia sanitaria, intervenuti per la presenza tra le fila dell'Albiceleste di 4 giocatori provenienti dalla Premier inglese, che avrebbero dovuto osservare un periodo di quarantena. E uno degli agenti che hanno fatto irruzione, e ha litigato anche con Acuna e Otamendi, ha portato con sé sul terreno di gioco un'arma.
Perché Brasile -Argentina è stata interrotta
Caos in Sudamerica dopo quanto accaduto in Brasile-Argentina. 5′ dopo il fischio d'inizio del big match delle qualificazioni mondiali, ecco l'irruzione di alcuni ufficiali dell’Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria, accompagnati da membri della Polizia Federale. Sono stati loro ad intervenire per bloccare i 4 giocatori argentini Emiliano Martínez (Aston Villa), Giovani Lo Celso (Tottenham), Cristian Romero (Tottenham) ed Emiliano Buendía (Aston Villa). Questi ultimi sarebbero dovuti essere in quarantena, in base al protocollo del Paese sudamericano, per quella che secondo l'autorità verdeoro è stata una dichiarazione di falso sulle certificazioni.
In realtà l'Argentina, attraverso alcuni dei suoi dirigenti in quei momenti convulsi ha fatto presente di aver avvertito, la federazione brasiliana che a sua volta ha evidenziato alla Conmebol (l'organismo continentale di governo amministrativo, organizzativo e di controllo del calcio sudamericano), l'esistenza di una bolla di sicurezza speciale per i 4 calciatori, passando la palla alle istituzioni calcistiche e al governo brasiliani. Nonostante tutto però il ministero e l'Anvisa hanno deciso di intervenire tra lo sgomento dei calciatori, con Messi che si è chiesto il senso di far comunque disputare il match.
Agente armato fa irruzione sul campo, spintoni con Otamendi e Acuna
Momenti concitati sul terreno di gioco e tensione. Tra i protagonisti anche un uomo vestito di nero che ha avuto un battibecco anche con Otamendi e Acuna, con tanto di spintoni. Difficile dire se quest'ultimo fosse uno degli ufficiali dell'Agenzia brasiliana di sorveglianza sanitaria o un agente della polizia federale. In una delle tasche aveva il verbale che "giustificava" le sue azioni, mentre dall'altro lato dei pantaloni, come evidenziato dalle immagini, sembrerebbe portare addirittura un'arma. Una situazione che ha fatto molto discutere e che ha contribuito a gettare ulteriore benzina sulle polemiche per quanto accaduto e soprattutto per le modalità della sospensione.
Ai microfoni di Tyc Sports, il ct dell'Argentina Scaloni si è detto sconvolto: "Mi rende molto triste. Non sto cercando nessuno da incolpare. Quello che è appena successo è molto triste. Sarebbe dovuta essere una festa per tutti e finisce così. Non so che parole usare". Antonio Barra Torres, responsabile dell'Anvisa invece ha spiegato: "Quando hanno completato la Dichiarazione sulla salute, i giocatori argentini coinvolti non hanno riferito di essere stati in meno di 14 giorni nel Regno Unito, uno dei paesi con restrizioni all'ingresso in Brasile. Questa dichiarazione non è stato presentato. Dovrebbero dire la verità, che non hanno rispettato. l nostro orientamento verso i giocatori era che rimanessero isolati, senza partecipare a nulla. E questo non è stato soddisfatto da loro. Se avessero rispettato i regolamenti nazionali, nessuno dei questo sarebbe successo".