Caos biglietti per la finale di Tirana: la Uefa apre la vendita online, il Feyenoord non lo sapeva
Un enorme malinteso che avrà come conseguenza meno tifosi del Feyenoord presenti allo stadio, nella finale che si disputerà a Tirana tra gli olandesi e la Roma. Perché al di là delle quote stabilite per regolamento e concesse in numero uguale alle due società, il qui pro quo è puntualmente arrivato sulla vendita libera di circa 8.500 tagliandi che l'UEFA ha messo in vendita attraverso il proprio sito nella giornata del 10 maggio. Un modo come un altro per poter assistere alla partita, prelevando un tagliando dalla cosiddetta apertura "general public", ovvero rivolta a qualsiasi acquirente al mondo senza appartenenza di tifo.
Una procedura normalissima, da tempo indicata e comunicata, ma che è diventato un vero e proprio tormentone che si è concluso con note ufficiali e risposte scritte tra la società olandese e l'UEFA. Il tutto perché nella giornata di martedì 10 maggio sul sito ufficiale dell'Organo massimo del calcio europeo era stata confermata la possibilità di acquistare online 8.500 tagliandi della finale di Conference League, cui poteva accedere chiunque. Da un lato, si è registrato l'immediato collasso del portale UEFA, che ha inguaiato le migliaia di utenti che stavano provando a prenotarsi per l'acquisto, andato in tilt poco dopo le 12, l'orario di apertura. Dall'altro è arrivata la inconsueta protesta del Feyenoord che asserisce di non aver ricevuto comunicazione su una procedura assodata da tempo.
Proprio sull'orario d'apertura e sulla possibilità di acquisire i tagliandi per la finale, il Feyenoord aveva presentato un esposto scritto alla stessa UEFA a tutela dei propri tifosi. Tramite i propri social il club olandese ha denunciato la mancata comunicazione a riguardo: "Il Feyenoord non è stato informato dalla UEFA di una vendita anticipata dei biglietti per la finale di oggi" ha scritto la società. "La dirigenza del club ha subito chiesto chiarimenti alla UEFA, affermando che ciò è inaccettabile. La UEFA ci ha informato che sta indagando sulla situazione e che fornirà rapidamente una risposta al Feyenoord".
Risposta che è arrivata puntualmente il giorno dopo e che lo stesso Feyenoord ha pubblicato sui propri account, in cui si riportano le scuse dell'UEFA per il malinteso ma anche ribadendo che la vendita era libera a tutti e che non c'era necessità di un comunicato ufficiale: "La UEFA ha informato il Feyenoord questa mattina durante un incontro e nella conversazione, la Federcalcio europea si è scusata per il fatto che ieri sul sito web della UEFA l'orario di inizio per la vendita di 8.500 biglietti disponibili era alle 14, dove avrebbero dovuto essere le 12".
Dopo le scuse, però, la spiegazione da parte dell'UEFA: "Ieri i tifosi hanno perso un'occasione" scrive il Feyenoord, "dopo di che il club si è immediatamente rivolto alla UEFA per lamentarsi di ciò e chiedere di rifare la procedura di vendita. Durante l'incontro con il Feyenoord, la UEFA ha indicato che non informare i club coinvolti sulla data e l'ora di inizio della vendita degli 8.500 biglietti in questo caso è una procedura permanente e consapevole, perché questa vendita è sempre principalmente rivolta al paese ospitante. i suoi abitanti. Secondo la UEFA, anche questo ha avuto successo, perché alla fine l'89% dei biglietti è andato ad acquirenti albanesi e l'11% ad acquirenti da un totale di altri 20 paesi"
Dunque, un'occasione mancata per avere la possibilità di vedere più tifosi possibili del Feyenoord allo stadio, cosa che invece potrebbe capitare dal lato Roma: "Ciò ha significato" conclude il comunicato "quindi che i tifosi dell'AS Roma, a differenza di quelli del Feyenoord, sono riusciti ad acquistare i biglietti in massa". La prova la darà però solamente la cornice dell'Arena Kombetare, lo stadio gioiello di Tirana che potrà ospitare però un massimo di 19 mila persone. Un po' poche e – forse – quasi tutte giallorosse.