Cannavaro è tornato in Italia, cerca una nuova squadra: “In Cina situazione insostenibile”
A poche ore dall'annuncio ufficiale della separazione con il Guangzhou FC, Fabio Cannavaro è pronto a rimettersi in gioco e stavolta lo fa tornando in Italia. In una conferenza organizzatasu una terrazza di fronte a Castel dell'Ovo a Napoli, il capitano campione del mondo nel 2006 ha spiegato i motivi del suo addio alla Cina, che non sono da imputare alla crisi finanziaria dell'Evergrande Group, proprietario del club. "Avevo già deciso qualche mese fa e l'avevo comunicato al club. Ora il campionato cinese è diviso in tre blocchi, ogni volta si va in quarantena, 20-30 giorni, poi a dicembre avrei avuto una bolla di altri 40 giorni. Non era una situazione sostenibile". Cannavaro ha rescisso il contratto con il club cinese nonostante avesse ancora 15 mesi di contratto: "Stavo bene, ma volevo tornare vicino alla mia famiglia. Sono rientrato perchè devo riordinare le idee e fare un po' il punto della situazione".
Non rinnega nulla dell'esperienza cinese, anzi ammette che è stata molto formativa: "Come allenatore sono sempre stato molto esigente. Mi piace vincere ma passando per il gioco: ora non è più possibile fare diversamente. Ho avuto la fortuna di avere grandi allenatori: gestori come Capello o Lippi e maestri della tattica come Sacchi e Zaccheroni. Io spero di essere una via di mezzo". La differenza la fa il coraggio di cambiare: "I concetti vanno fatti comprendere ai giocatori. Se ti rendi conto che tu hai delle idee e la squadra non ha quelle caratteristiche, devi cambiare", ha aggiunto Cannavaro.
Cannavaro ritrova il Napoli primo in classifica in Serie A e non nega una certa invidia, pur apprezzando il lavoro fatto da Spalletti: "Sarebbe un sogno allenare la mia squadra del cuore, ma ora c'è un bravissimo allenatore, quindi resta un sogno per il futuro. Spalletti è una garanzia, ha le idee chiare: l'ho studiato anche a Coverciano e gli affiderei le chiavi di una squadra". Sull'euforia da capolista frena gli entusiasmi: "Ora va tutto bene con tutti i titolari in forma. Bisognerà vedere quando ci saranno le prima difficoltà, per assenze o squalifiche. Il periodo più difficile sarà quando arriverà la Coppa d'Africa. Ora viaggiano tutti a mille ma in una stagione lunga può succedere di tutto".
Sui singoli Cannavaro ne ha per tutti. È convinto che Osimhen sia molto forte perchè fa reparto da solo e sa adottare soluzioni tattiche diverse ma non si fa mancare una battuta: "Con me a marcarlo non toccava palla…". L'ultimo pallone d'oro italiano si dice poi fiducioso perchè il trofeo individuale più ambito dai calciatori torni ad un azzurro: "Jorginho Pallone d'Oro? La concorrenza è folta, ma non sarebbe male riportare questo trofeo in Italia. Mi farebbe piacere". Non p0teva mancare un pensiero su Insigne: "Spero che rinnovi il suo contratto con il Napoli. Lui è napoletano e insieme al suo staff deve fare le sue valutazioni. Ma penso che saprà trovare il giusto compromesso e farà felice i tifosi". Cannavaro battezza anche il giocatore del momento in casa Napoli, Anguissa: "È un giocatore che sta dimostrando un valore incredibile. Visto anche come è andata l'operazione è stato un grandissimo affare. Non è male averlo davanti perché ti ripulisce i palloni, ti scherma e per un difensore non è male avere un compagno così davanti".