Candreva tiene in gioco Bonucci, svista epocale al VAR: l’immagine che sbugiarda gli arbitri
Non è una semplice svista. Quello commesso sul gol annullato a Milik in Juventus-Salernitana rischia di passare alla storia come il più grande errore commesso in Serie A da quando viene utilizzato il VAR. Di proporzioni epocali, per quanto clamorosa è la natura dell'equivoco. Non un problema di valutazione, o di interpretazione del regolamento, ma banalmente materiale: nella sala VAR della Serie A hanno sbagliato a tracciare la linea del fuorigioco dimenticando di considerare Candreva perché fuori dall'inquadratura. L'esterno della Salernitana, tanto è palese la sua posizione, tiene in gioco Bonucci a vista d'occhio, senza neanche la necessità di tracciare le linee per averne conferma. Dimenticanza gravissima che potrebbe costringere l'Aia ad un intervento pubblico nelle prossime ore per chiarire l'accaduto.
In un primo momento tutte le discussioni, dando per scontata la posizione irregolare di Bonucci in virtù delle immagini fornite dalla sala VAR, si erano concentrate sul ruolo del capitano juventino: da valutare come fuorigioco attivo o passivo? Già solo al cospetto di questo tipo di situazione erano forti i dubbi, a termini di regolamento, per la decisione presa dall'arbitro Marcenaro dopo il consulto al VAR. Bonucci, pur con il suo tentativo di giocare la palla, non sembrava aver influenzato in modo diretto alcun avversario, né ostacolato la visuale di Sepe. In ogni caso si sarebbe trattato di una questione puramente interpretativa che lasciava qualche appiglio al direttore di gara.
I primi sospetti su quanto avvenuto in sala VAR sono stati sollevati da Massimiliano Allegri nel corso dell'intervista post-partita a DAZN: "Vorrei vedere l’immagine di Candreva vicino alla bandierina – ha detto il tecnico livornese –. Nelle immagini del fuorigioco non c’è. L’immagine con Candreva non ce l’ha nessuno, non so". L'immagine a cui faceva riferimento Allegri è stata poi diffusa nel giro di pochi minuti tra TV e social. Un'inquadratura a campo largo, dalla cosiddetta "telecamera tattica", che mostra il terreno di gioco in tutta la sua ampiezza e apre alla possibilità di un errore macroscopico: Candreva, in basso a pochi metri dalla bandierina, sembra essere più vicino di Bonucci alla linea di fondo.
Il frame a campo largo viene elaborato da Sky attraverso gli strumenti a sua disposizione, non considerabili "ufficiali" ma dall'elevato grado di precisione. E le rilevazioni della TV satellitare confermano i cattivi presagi della Juventus e dei suoi tifosi: tra Candreva e Bonucci ci sono circa 50 centimetri di distanza che rendono regolare la posizione del difensore bianconero al momento del colpo di testa di Milik, come peraltro si poteva intuire anche ad occhio nudo dalla telecamera posta in basso all'altezza della bandierina.
Ma allora cos'è successo? È lo stesso Leonardo Bonucci, visibilmente contrariato, a sottolineare per la prima volta la possibilità che sia stato commesso uno sbaglio dal principio: "C'è il dubbio che non venga considerata la posizione di Candreva – ha spiegato a DAZN –. Mi auguro che loro lo abbiano considerato, ma non possiamo sapere come hanno tracciato la linea al VAR. Non sappiamo se la linea è stata tirata su Candreva o su un altro giocatore della Salernitana". Incertezze che vengono fugate in maniera pressoché definitiva da una ripresa effettuata dalla tribuna opposta rispetto a quella delle immagini televisive.
Non ci sono linee, ma le strisce del campo favoriscono la comprensione ed il colpo d'occhio è abbastanza immediato: Candreva tiene in gioco tutti i calciatori della Juventus presenti in area di rigore, compreso Bonucci. Al VAR, ancor prima della valutazione sul fuorigioco attivo o passivo del difensore, è stato commesso un errore gigantesco nel tracciare la linea sull'ultimo difensore della Salernitana, con Candreva colpevolmente ignorato perché non presente nell'inquadratura. Un errore umano simile a quanto accadde nelle scorso campionato in occasione di Spezia-Lazio, con la linea del fuorigioco disegnata a ridosso del giocatore sbagliato. Dimenticanza grave che è costata due punti alla Juventus e aprirà, inevitabilmente, una settimana rovente per la nostra classe arbitrale.