Candreva furioso per il gol vittoria del Napoli: per lui è viziato da un’irregolarità di Demme
Il Napoli è tornato a vincere praticamente dopo un mese, lo ha fatto al Maradona contro la Salernitana grazie a un gol di Rrahmani al 96′. Un successo cercato e ottenuto in pieno recupero con un gol del difensore kosovaro, una beffa enorme per i granata che hanno cullato a lungo l'obiettivo di uscire imbattuti, e invece in una mischia Ochoa è stato battuto. Mazzarri respira, e forse salva pure la panchina. Dopo il match Inzaghi era furioso, sia per la sconfitta che per il modo in cui è maturata la sconfitta. Rabbia pure per alcune decisioni arbitrali. Al tecnico si è unito Antonio Candreva, uno dei senatori della squadra che con un post su Instagram ha messo ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche.
Dopo la partita, ai microfoni di DAZN, Inzaghi è stato durissimo. Il tecnico ha accettato il rigore con il VAR, ma non si spiega come mai non sia stato giudicato falloso l'intervento con il gomito di Demme su Tchaouna nell'azione che ha portato al gol del 2-1 di Rrahmani: "Episodi? Il Rigore è un rigore da Var, che non sarebbe stato fischiato senza. Anche il fallo di Demme sul gol è un fallo da Var, perché prende Tchaouna col gomito però non è stato visionato. Non mi piace l’atteggiamento degli arbitri, a fine primo tempo gli arbitri non mi guardavano neanche in faccia".
Quell'episodio, quello di Demme e Tchaouna, non è andato giù nemmeno a Candreva, che nel primo tempo aveva realizzato un gol bellissimo. Il centrocampista trentaseienne si è arrabbiato e non poco. In una serie di stories postate ha celebrato il suo gol, ma nel mezzo ha postato uno screen, recuperato in rete, dell'episodio che ha coinvolto l'italo-tedesco e l'attaccante del Ciad. Non ha scritto nemmeno una parola, ma ha postato un'immagine, un po' sgranata, in cui pare vedersi un gomito alto del piccolo centrocampista partenopeo che colpirebbe l'avversario. A corredo ha postato due emoji, piuttosto chiare entrambe: una in cui è furioso, l'altra è un'emoji che rappresenta chi si cuce la bocca. Più chiaro di così.