Cancelo criticato per la polemica sugli autografi, ma la verità è un altra: “Non erano tifosi”

Ha fatto il giro del mondo lo sfogo di Cancelo contro alcuni ragazzi che gli chiedevano autografi e selfie all’uscita del centro sportivo del Barcellona. L’ex Juve ha voluto chiarire tutto.
A cura di Marco Beltrami
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Joao Cancelo ci ha messo poco per diventare un idolo dei tifosi del Barcellona. Arrivato nell'ultima sessione di mercato l'ex esterno di Juventus, Manchester City e Bayern si è integrato benissimo negli schemi di Xavi. Un piccolo corto circuito però gli è costato nelle ultime ore molte critiche da parte dei suoi sostenitori. Tutto a causa di un episodio verificatosi all'uscita del centro sportivo, che Cancelo ha voluto però chiarire.

Il nazionale del Portogallo si trovava a bordo della sua auto quando come spesso accade è stato circondato ai cancelli da alcuni sostenitori che volevano chiederli autografi e selfie. Cancelo molto contrariato a quel punto si è lasciato andare ad uno sfogo dicendo: "Siete così fastidiosi, mio ​​Dio. Siete qui tutti i giorni. Devo fermare la macchina tutti i giorni?". Nonostante tutto però ha voluto comunque assecondare le richieste di questi giovani sostenitori ripartendo via bruscamente.

Ovviamente in tanti hanno sottolineato la presunta mancanza di pazienza da parte di Cancelo nei confronti dei sostenitori blaugrana con il video che rapidamente ha fatto il giro dei social. Una situazione che ha infastidito il diretto interessato che ha sentito la necessità di chiarire come sono andate realmente le cose fuori dalla Ciudad Deportiva.

Cancelo ha scritto un commento ad un post che faceva riferimento al suo video per spiegare che le cose spesso non sono come sembrano. Infatti quelli non erano dei tifosi come tutti gli altri, ma qualcuno con una missione precisa e che lo seguono con un po' troppa insistenza: "Di fronte alle stupidaggini che vedo scritte da queste parti ho diverse cose da dire. Innanzitutto non sono tifosi, sono ragazzi di 20 anni che stanno tutto il giorno fuori dalla Ciudad Deportiva, oppure quando sono con mia figlia al parco o semplicemente passeggio con mia moglie".

In particolare Cancelo ha spiegato che i ragazzi in questione hanno un tornaconto specifico che nulla ha a che fare con lo sport: "In secondo luogo, chiedono firme su adesivi o magliette e poi le vendono. E questo si ripete ogni giorno, e sempre dalle stesse persone. Sono persone che non sanno rispettare lo spazio altrui. Per la gente che critica, prima cerchi di conoscere la realtà dei fatti e poi commenti. Perché i veri tifosi riceverebbero sempre rispetto".

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