Camarda fa la storia: a 16 anni gioca col Milan in Champions e segna, ma il VAR è impietoso e annulla
Il Milan ha battuto il Bruges 3-1 e ha vinto così il primo match della Champions League 2024-2025. Tre punti che servivano tanto a Fonseca, che era ancora a secco e che aspetta la sfida con il Real Madrid. Una partita decisa dalla doppietta di Reijnders. La ciliegina sulla torta poteva essere il gol di Camarda, il più giovane italiano a giocare in Champions. Il baby bomber il suo gol lo aveva fatto, San Siro è esploso di gioia. Ma il VAR impietoso ha detto di no, era fuorigioco. Ma l'emozione resta, la sua, quella della sua famiglia e di uno stadio intero che per qualche secondo ha vissuto un momento storico.
Camarda esordio in Champions a 16 anni
Francesco Camarda è nato nel 2008, lo scorso novembre esordì in Serie A a 15 anni, 8 mesi e 26 giorni. Quest'anno ufficialmente gioca con il Milan Futuro, ma può essere aggregato con la prima squadra e Fonseca lo ha portato in panchina in Champions, viste le assenze di Abraham e Jovic. E Camarda è entrato in campo a un quarto d'ora dalla fine, con il risultato al sicuro, per Morata. Già entrando in campo il giovane attaccante è diventato il calciatore italiano più giovane di sempre a giocare in Champions. Record realizzato a 16 anni e 226 giorni.
Camarda segna con il Bruges, ma il VAR annulla
Tutti speravano che segnasse il primo gol da professionista con la maglia del Milan, il primo con la maglia dei rossoneri in Champions League. Il gol è arrivato al minuto 87′. Assist favoloso di Reijnders e colpo di testa vincente di Camarda, che batte Mignolet e insacca. Gol del 4-1. Gol storico. Una meraviglia. Lo stadio di San Siro esplode. Camarda esulta togliendosi la maglia e viene pure ammonito. Le telecamere inquadrano la madre che piange di gioia.
Il VAR però è impietoso. L'arbitro Felix Zwater non fa ripartire il gioco, c'è un controllo da effettuare. Il fischietto tedesco non va nemmeno a vedere il monitor: è fuorigioco di un soffio. Gol annullato. Camarda non riesce a studiare il gol storico. Un peccato, sì, ma l'emozione resta, il bel momento pure, come l'ovazione di San Siro. E di sicuro avrà modo di riprovarci, magari tra due settimane al Bernabeu.