Callum Robinson perde la testa: gesto assurdo dopo soli 7 minuti, rissa in campo ed espulsione

"Un classico momento di follia". Così è stato commentato l'episodio che ha caratterizzato l'inizio dell'ultimo derby gallese in Championship che ha visto di fronte domenica sera lo Swansea contro il Cardiff City. Un match conclusosi con la vittoria dei padroni di casa per 2-0 che hanno approfittato dio un avversario ridotto in dieci uomini a causa dell'espulsione praticamente immediata di Callum Robinson, l'attaccante naturalizzato irlandese che è tornato a far parlare di sé tutta Inghilterra.
Dopotutto, quanto ha commesso pochi minuti dopo il fischio iniziale del match, solamente 7 per la precisione, ha dell'incredibile e conferma l'indole fumantina del 26enne dei Bluebirds che ha costretto il direttore di gara, Darren Bond, a estrarre direttamente il cartellino rosso e a spedire il 26enne sotto la doccia, prima di riportare la tranquillità in campo dove si è scatenato un accenno di rissa tra i giocatori, mentre dagli spalti piovevano insulti e fischi.

La tensione di un derby che il Cardiff non poteva fallire, arrivando da due sconfitte consecutive e a ridosso della linea rossa della zona retrocessione, ha fatto saltare i nervi a Robinson che ha colpito senza apparente motivo un avversario scagliandogli la palla con le mani, in pieno volto. Il tutto si è consumato durante una normale azione a centrocampo: a Robinson è stato fischiato un fallo, per una spinta irregolare ad un avversario ma quando Ben Cabago si è avvicinato a lui per prendere la palla e poter battere subito la punizione a proprio favore, è scattata la scintilla della follia.
Robinson, al fischio arbitrale ha preso il pallone tra le mani e poi, in un gesto convulso e senza alcuna reale provocazione, lo ha scagliato in faccia a Cabago, sotto gli occhi esterrefatti di tutti: compagni, avversari, pubblico e arbitro. Così si è accesa una mini rissa attorno all'attaccante dello Swansea e al direttore di gara che ha impiegato alcuni istanti a prendere la decisione finale: cartellino rosso immediato, riportando pian piano la calma in una partita ancora tutta da giocare.

Robinson è uscito dal terreno di gioco incredulo, cos' come il suo allenatore Hudson, condannando di fatto i propri compagni ad una sconfitta certa: lo Swansea al 37′ ha trovato il primo gol, grazie a Olly Cooper e ha raddoppiato al 67′ con Michael Obafemi, mettendo in ghiaccio un successo che ha rilanciato i padroni di casa in piena zona promozione. Gioia per i Jacks, amarezza e delusioni per Bluebirds che a fine gara hanno condannato il gesto del loro giocatore e ammesso come il cartellino rosso fosse inevitabile.
Adesso per Robinson è in arrivo una probabile lunga squalifica che verrà quantificata in base al referto arbitrale e non potrà contribuire ad aiutare il Cardiff a risollevarsi in classifica. Non è la prima volta che l'attaccante irlandese, Paese di cui difende i colori nazionali dal 2018, dopo aver militato in tutte le giovanili inglesi, fa parlare di sè in terra anglosassone per le sue intemperanze e prese di posizione particolari: nell'ottobre 2021, quando vestiva la maglia del West Bromwich, salì alla ribalta delle cronache in piena pandemia, per non volersi vaccinare malgrado avesse candidamente ammesso di aver contrato il Covid per ben due volte.