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Callejon soffre davanti alla TV nel vedere il Napoli fallire l’obiettivo Champions League

Ieri sera, il Napoli ha pareggiato 1-1 contro il Verona, risultato che non ha consentito agli uomini di Gattuso di qualificarsi alla prossima Champions League. I partenopei avevano uno spettatore d’eccezione, quel José Maria Callejon che ha lasciato gli azzurri in estate per accasarsi alla Fiorentina, il quale ha sofferto nel vedere i suoi ex compagni non riuscire a centrare l’obiettivo.
A cura di Valerio Albertini
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Che José Maria Callejon fosse rimasto legatissimo alla città di Napoli e ai colori azzurri è risaputo. L'ennesima prova del suo coinvolgimento è stata data dalla moglie dell'ex calciatore del Real Madrid che, in una storia su Instagram, ha mostrato lo spagnolo intento a osservare attentamente la partita di ieri sera tra i partenopei e il Verona, costata la Champions League al club di Aurelio De Laurentiis. L'hashtag #sofferenza aggiunto da Marta Ponsati rende l'idea dello stato d'animo provato da Callejon nel guardare i suoi ex compagni fallire a pochi centimetri dall'obiettivo. Dall'altra parte, anche i tifosi del Napoli, nel vedere il loro ex beniamino soffrire così davanti la televisione, avranno provato un senso di nostalgia, soprattutto per quanto visto ieri in campo, ovvero una squadra incapace di lottare con lo spirito giusto per centrare il ritorno in Champions League.

La brutta stagione alla Fiorentina e i rimpianti del Napoli

José Maria Callejon si è trasferito alla Fiorentina la scorsa estate, dopo aver terminato il suo contratto con il Napoli. La sua stagione a Firenze si è rivelata totalmente fallimentare: lo spagnolo ha giocato solo 20 partite, di cui pochissime da titolare, senza mettere a referto nemmeno un gol. L'incapacità di adattarsi al sistema di gioco di Beppe Iachini e i continui infortuni che lo hanno tormentato non gli hanno dato la possibilità di imporsi anche in Toscana, dopo sette anni fantastici a Napoli. Con i partenopei ha conquistati due edizioni della Coppa Italia e una Supercoppa, risultando un titolare inamovibile con qualunque allenatore sedesse sulla panchina azzurra. Benitez, Sarri, Ancelotti e Gattuso hanno sempre apprezzato, oltre che le sue indiscutibili doti tecniche, anche la sua voglia di sacrificarsi per la squadra e lottare per la maglia, qualità che lo hanno fatto diventare un leader del gruppo e un idolo per i tifosi napoletani. Avrebbe fatto sicuramente comodo in una partita come quella affrontata ieri sera dagli azzurri contro il Verona, in cui è sembrato mancasse lo spirito giusto per andarsi a prendere una qualificazione Champions che, fino a qualche settimana prima, sembrava impossibile. Contro gli uomini di Juric, il Napoli è parso impaurito, scollegato e poco affamato. I ragazzi di Gattuso non sono riusciti a lottare soffrendo e stringendo i denti e si sono fatti fermare da una squadra che non aveva più nulla da chiedere al campionato.

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