Calhanoglu in attesa del Liverpool infila il Milan: “Inter grande squadra, la scelta giusta”
Il miracolo di Liverpool deve passare anche tra i suoi piedi: Hakan Calhanoglu è chiamato a dimostrare in campo che la scelta estiva è stata corretta quando, con l'addio di Lukaku e Hakimi e con l'avvicendamento tra Conte e Inzaghi, è stato lui il fiore all'occhiello della campagna acquisti. Che ha esaltato i tifosi oltremodo, visto che era in uscita dal Milan con cui stava chiudendo un più che chiacchierato rapporto a seguito del mancato rinnovo. Intanto, il nazionale turco accende ancora una volta gli animi a poche ore dalla missione impossibile che attende l'Inter ad Anfield in Champions League, sfruttando i megafoni stessi dell'Uefa.
"È stato il trasferimento giusto" ha spiegato Calhanoglu a Uefa Tv ritornando sul proprio passaggio dall'una all'altra sponda del naviglio milanese. Un trasferimento tanto fulmineo e deciso quanto mal digerito dai supporter del Diavolo che lo hanno vissuto più che come un semplice sgarbo e che hanno aumentato il loro disappunto davanti ad una stagione in nerazzurro fin qui più che positiva, mentre in rossonero la parabola era decisamente discendente. E lo stesso Clahanoglu ci ha messo del suo per riaccendere la rivalità, con la sua esultanza polemica nel primo derby di campionato, poi con altre dichiarazioni pro Inter e un atteggiamento poco gradito a Milanello.
Dopotutto, i numeri di questo campionato parlano chiaro: Simone Inzaghi lo ritiene alla pari di Brozovic, un intoccabile. Cambiano i difensori, cambiano i laterali, cambiano persino gli attaccanti, ma in mezzo al campo il croato e il turco sono due centri di gravità permanente. Anche perché nel 3-5-2 di Inzaghi, ‘Calha' si è calato a meraviglia trovando quella maturità che gli ha permesso di fare il salto di qualità, altrove negatogli: "A livello mentale mi sento molto forte perché mi sento meglio giocando vicino alla porta. Mi piace fare sforzi e lottare, sono competitivo nel ruolo di mezzala. Si riferisce al giocatore tra il numero 8 e il numero 6, è un giocatore che aiuta in attacco e in difesa allo stesso tempo".
"Con mister Inzaghi gioco nel ruolo migliore, un numero otto puro. In passato ho giocato come trequartista dietro le punte o come esterno sinistro. Nel 3-5-2 dell'Inter mi trovo perfettamente a mio agio", a tal punto che a inizio marzo ha già inanellato 33 presenze totali, sei gol e nove assist. Ad un passo dall'ultima stagione in rossonero dove chiuse con 12 assist e 9 gol, cifra che può tranquillamente migliorare avendo almeno altre 13 partite a disposizione. Un ulteriore elemento per distinguersi e riallontanare il suo recente passato rossonero che Calhanoglu non dimentica di ricordare in un eterno e vincente confronto col suo presente nerazzurro: "Sapevo che l'Inter fosse una grande squadra, in estate mi hanno esposto gli obiettivi e li ho subito condivisi. È stato un ottimo trasferimento e ho fatto la scelta giusta".