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Caldirola ha il cuore a pezzi per la morte del piccolo Ronesio: “Mi hai detto ‘resta con me’. E ho capito tutto”

C’è un passaggio in particolare della lunga dedica del calciatore che spiega bene quanto sia stato straziante apprendere la notizia che mai avrebbe voluto ascoltare. Fa riferimento all’incontro più recente avuto con il piccolo: “Hai lottato come un leone per farti salutare per l’ultima volta”.
A cura di Maurizio De Santis
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Il post e il messaggio condiviso sono strazianti. Il difensore del Monza, Caldirola, ha il cuore a pezzi per la morte del piccolo tifoso, Ronesio, affetto da tempo a una gravissima malattia che ne ha spezzato la vita troppo in fretta. Ronny, è il vezzeggiativo con il quale era conosciuto. Lo aveva scritto anche sulla maglietta del Monza dell'amico Luca che è rimasto al suo fianco sempre, anche nel momento più triste e doloroso. C'è un passaggio in particolare della lunga dedica del calciatore che spiega bene quanto sia stato straziante apprendere la notizia che mai avrebbe voluto ascoltare. Fa riferimento all'incontro più recente avuto con il piccolo, ormai provato. E quando ci ripensa gli rimbomba entro quella domanda senza risposta che si accompagna al tormento: perché proprio a lui, così giovane e anima indifesa?

"Ad un certo punto mi hai guardato e mi hai detto: Luca puoi rimanere qui con me? E lì ho capito che le tue forze stavano finendo, che in quel momento dove noi e la tua famiglia eravamo lì al tuo fianco, potevi anche smettere di lottare. Con un sorriso mi hai dato un forte abbraccio e poi con lo sguardo felice mi hai salutato dicendo: ciao Luca amico mio".

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Il 1° dicembre scorso, Ronny, aveva vissuto momenti indimenticabili all'U-Power Stadium in occasione della partita di campionato del Monza contro la Juventus. Gli sembrò di toccare il cielo con un dito per essere proprio lì, in campo, a vedere da vicino quei calciatori che tante volte aveva sbirciato attraverso la tv. Aveva il cappellino del club brianzolo e al collo la sciarpa dei bianconeri, di cui era tifoso. Il giro di campo, i cori d'incoraggiamento dei tifosi, gli striscioni messi apposta per lui gli regalarono una serata indimenticabile. Fu un momento molto toccante, gli lasciò addosso quel sorriso e quell'energia che non sbiadiranno col tempo perché – come dice Caldirola tra le righe del suo testo – "ti ricorderò così Amico Mio, sorridente ed energico". Ed è nel suo ricordo che il calciatore, testimonial dell'associazione benefica Insieme per Fily Onlus (organizzazione che sostiene la ricerca sull’osteosarcoma), gli ha scritto parole gonfie di tristezza e sfinimento.

Il ricordo straziante di Caldirola per il piccolo Ronny

"Ronny lunedì vengo a trovarti, così abbiamo concluso la nostra ultima videochiamata. Così dopo la partita prendiamo il treno io, Antonio e Davide. Firenze-Bologna, il mattino seguente verso Rimini. Dovevo vederti! Sapevo che era per l’ultima volta… ma dentro di me non volevo accettarlo o meglio, speravo ce ne fosse un’altra. Oggi arriva la notizia che mi ha spezzato il cuore e l’anima. Tu ci hai aspettato, hai lottato come un leone per farti salutare per l’ultima volta. Due ore continue dove non smettevi di giocare con le carte dei Pokèmon".

"Eri distrutto eppure non mollavi, volevi continuare a giocare con noi. È arrivato il pranzo, non lo volevi. Dovevi continuare a spiegarci le differenze tra le carte che brillavano e quelle no. Ma io l’unica cosa che vedevo brillare erano i tuoi occhi, stanchi e tristi ma non smettevano di brillare. Eri felice perché eravamo lì al tuo fianco. E io in quel momento, ero la persona più felice del mondo".

Il 24 maggio scorso Ronesio, proprio grazie alla sensibilità di Caldirola, fu anche invitato, insieme ad altri piccoli pazienti dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, al Centro Sportivo Monzello. Passò ancora una giornata in compagnia di tutta la squadra biancorossa. E fu bellissimo per tutti. "Mi ricorderò per sempre il tuo giro di campo in Monza-Juve a saltare sotto la curva, i rigori negli spogliatoi a Szczęsny, la bellissima giornata passata a Monzello con tutti i giocatori e la tua esultanza. Grazie amico mio perché mi hai insegnato cosa vuol dire lottare, vivere, sorridere e amare".

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