Caldara non sarà riscattato dall’Atalanta, l’annuncio dell’agente: “Torna al Milan”
Mattia Caldara sembrava destinato ad essere uno dei difensori italiani top di questo decennio: per lui si parlava di eredità da raccogliere in Nazionale dai totem della Juventus. A maggior ragione quando nel gennaio del 2017 proprio il club bianconero ne aveva annunciato l'acquisto dall'Atalanta, lasciandolo in prestito per un anno e mezzo agli orobici.
Poi nell'estate 2018 lo scambio col cavallo di ritorno Bonucci e l'approdo al Milan, senza mai aver vestito la maglia juventina. Qui di fatto termina la prepotente ascesa del classe '94, che in rossonero viene frenato da una sequela di infortuni che culminano nella rottura del crociato nella primavera dell'anno dopo. Il Milan allora nel gennaio 2020 lo presta per 18 mesi alla casa madre Atalanta, sperando che l'aria di casa – il ragazzo è di Bergamo – possa restituire un giocatore rinato, nel fisico e nel morale, e con tanto minutaggio nelle gambe. Oppure, in alternativa, portare una bella cifretta nelle casse qualora gli orobici decidano di riscattarlo. Nessuna delle due circostanze pare destinata a verificarsi, a sentire le parole del suo agente Giuseppe Riso.
"Caldara resta all’Atalanta o torna in rossonero? Milan", è la risposta secca dell'agente sulle pagine di ‘Tuttosport'. Niente riscatto dunque da parte del club nerazzurro: evidentemente il procuratore è già stato avvisato in tal senso. Del resto il difensore ha davvero giocato poco dopo il suo ritorno a Bergamo, spazio ulteriormente ridottosi dopo l'arrivo di Romero, parcheggiato dalla Juve l'estate scorsa alla corte di Gasperini ed impostosi come titolarissimo al centro della retroguardia nerazzurra.
In questa stagione Caldara ha messo assieme appena 8 presenze in tutte le competizioni, per un totale ancora più insignificante di 113 minuti. Gasperini lo ha schierato titolare soltanto alla seconda giornata, il 26 settembre contro il Torino, sostituendolo dopo i primi 45 minuti. Da allora un nuovo problema fisico, al tendine rotuleo, e poi solo spiccioli in campo: una bocciatura senza appello, almeno a Bergamo. Da luglio Caldara proverà a ripartire per l'ennesima volta, stavolta dal Milan, a meno che i rossoneri – che possono contare in difesa su Kjaer e Romagnoli, nonché su quel Tomori che proveranno in tutti i modi a riscattare – non decidano ancora di mandarlo altrove.