Calcioscommesse in Serie D in Sicilia: chiesto il rinvio a giudizio per otto indagati
Torna più che mai viva la piaga del calcioscommesse in Italia, dopo anni di apparente tranquillità sul fronte delle partite truccate. Le indagini sul territorio siciliano hanno portato gli inquirenti a chiedere il rinvio a giudizio per frode sportiva di otto persone. L'atto del procuratore di Enna Massimo Palmeri ha colpito dirigenti, allenatori e giocatori di diverse squadre isolane. Tra queste ci sono Acireale, San Tommaso, Gela, Licata, Rotonda, Alcamo e Marsala.
Tutto è nato dalla scoperta degli illeciti sportivi messi in atto nella partita Troina-Rotonda del girone I del campionato di Serie D 2019/2020, punto di partenza da dove le indagini degli investigatori si sono allargate alle altre squadre sopra nominate.
Il 3 febbraio scorso, dopo l’avviso di conclusione delle indagini che è stato notificato alle otto persone attenzionate, la procura di Enna per mano di Massimo Palmeri ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per gli otto soggetti in questione. Gli atti dell’indagine sono stati trasmessi anche alla procura federale della Federcalcio per far partire l'inchiesta sportiva.
Parallelamente al fronte penale, dunque, toccherà al procuratore federale Giuseppe Chiné provare a ricostruire e sanzionare eventuali reati sportivi commessi nel campionato di Serie D siciliano della scorsa stagione. Fra le gare che secondo l'accusa sarebbero state alterate ci sarebbero Acireale-Troina, San Tommaso-Acireale, Troina-Rotonda, Acireale-Troina, Troina-Corigliano, Marina di Ragusa-Troina. Tutti match disputati in Sicilia tra il 2019 e il 2020. Adesso, dopo il rinvio a giudizio, spazio al tribunale.