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Calciatori extracomunitari: chi sono e quali sono le regole per acquistarli

La finestra di calciomercato in Italia è aperta dal 1° settembre al 5 ottobre. Sono 25 i calciatori che possono essere inseriti nella lista di nomi da utilizzare per la prossima stagione, tra questi anche calciatori extracomunitari (non risultano cittadini di uno dei Paesi che aderiscono all’Unione Europea). Ecco cosa dice il regolamento e quali sono le norme che vincolano le società.
A cura di Maurizio De Santis
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Dal 1° settembre al 5 ottobre. È questa la finestra di calciomercato per la sessione estiva 2020. Parte con leggero ritardo rispetto agli anni scorsi: la tempistica è dilatata a causa della pandemia da coronavirus che, oltre a influenzare il calendario e la conclusione di campionati e Coppe, ha variato anche la forbice delle trattative. Sono 25 i calciatori che possono essere inseriti nella lista di nomi da utilizzare per la prossima stagione (chi ne resta fuori non potrà andare in campo fino a gennaio del 2021, quando potrà essere aggiornata). Di questi 4 sono cresciuti nel vivaio del club e 4 in un qualsiasi vivaio italiano. Tra le norme più vincolanti nel regolamento ce n'è una che fa riferimento al numero di giocatori extracomunitari (coloro che non risultano cittadini di uno dei Paesi che aderiscono all'Unione Europea).

La Federcalcio ha chiarito quali sono i criteri per il tesseramento di calciatori sprovvisti di passaporto comunitario e lo ha fatto nel comunicato (33/A). Si parte dalla situazione in atto al 31 agosto 2020 – termine ultimo previsto per la fine della scorsa stagione – per effetto della quale le società sono differenti le situazioni previste dai criteri federali:

  • Le società che hanno 0 oppure 1 calciatori non comunitari possono ingaggiarli dall’estero senza alcun vincolo, arrivando al numero massimo consentito (3)
  • Le società che ne hanno 2, possono acquistarne altri 2 senza alcun vincolo, sempre che avvenga una sostituzione (di fatto, ne viene ceduto uno)
  • Le società che hanno in lista più di 2 calciatori extra.comunitari ne possono acquistare 2 a patto che uno sia una sostituzione mentre l’altro deve rientrare nel vincolo sulle nazionali. Ovvero che sia stato presente a 5 partite della sua nazionale di categoria o ad almeno 2 nell’ultimo anno.

Quand'è che si libera del tutto la casella di extracomunitario in rosa? Solo se viene ceduto a titolo definitivo all'estero, si svincola (nel caso di scadenza naturale del contratto oppure rescissione) oppure acquisisce lo status di comunitario ricevendo regolare passaporto prima dell'inizio della nuova stagione. Se un calciatore extracomunitario è ceduto a una società connazionale si libera comunque un posto in lista? No. Come si evince dalla norma federale l'unica forma di eccezione concessa fa riferimento a qui giocatori che hanno un certo numero di presenze in nazionale.

Altra voce da tenere in considerazione sono i cosiddetti "Giovani di serie", ovvero quei calciatori non comunitari under 19 tesserati per le squadre ma senza contratto professionistico e spesso utilizzati come pedine di scambio per acquistare pedine per la rosa principale. Anche in questo caso il regolamento ha imposto un vincolo sostanziale: il calciatore in questione deve avere alle spalle almeno 3 anni da "professionista" prima di poter liberare una casella in rosa.

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