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Calciatore registrato a tradimento dal suo allenatore: l’audio è compromettente, vuole scaricarlo

Nicolae Constantin ha deciso di registrare una conversazione telefonica di fuoco con il perno della sua squadra Gabriel Tamas per cautelarsi. Una vicenda finita con l’addio del difensore.
A cura di Marco Beltrami
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A mali estremi, estremi rimedi. Probabilmente ha pensato a questo Nicolae Constantin l'allenatore del Petrolul Ploiești, formazione che milita nel massimo campionato rumeno, quando si è ritrovato a fare i conti con l'ira di uno dei suoi giocatori più rappresentativi. Stiamo parlando dell'esperto difensore Gabriel Tamas, che vanta una carriera di tutto rispetto in cui ha vestito anche le casacche di Galatasaray, Spartak Mosca, Celta Vigo, Auxerre, WBA, Doncaster, Watford, Steaua e Dinamo Bucarest, Cardiff, e nazionale rumena.

Il centrale 38enne che in passato si è reso protagonista di una notte di baldoria con la grande gloria Mutu che gli costò l'esclusione dalla Romania, è finito nuovamente nell'occhio del ciclone. Tutta colpa di una conversazione infuocata tra Tamas e il suo allenatore, con quest'ultimo che dopo aver registrato il tutto ha deciso di renderlo di dominio pubblico. Parole pesantissime quelle del calciatore, che gli sono costate l'inevitabile rottura e la rescissione consensuale con i "lupi gialli", per uno scandalo che ha catalizzato l'attenzione in terra rumena.

Gabi Tamas in questa annata aveva giocato 14 partite su 14 con il Petrolul, confermandosi un vero e proprio perno anche alla luce della sua grande esperienza. Le cose però non andavano per il meglio, visto che a quanto pare il calciatore non gradiva molto l’ambiente.  È quello che trapela dalla registrazione della telefonata di Tamas a Constantin dopo la partita contro l'FCSB. Il primo alla presenza di altri sette compagni di squadra, ha iniziato ad usare toni fortissimi nel colloquio con il tecnico: parole di fuoco in particolare contro i tifosi e la dirigenza. Una situazione che ha spinto il tecnico a ricorrere ad un comportamento inusuale: l’allenatore ha usato un’app sul proprio telefono per non perdere il contenuto del confronto.

Un modo di cautelarsi, visto che il difensore era pronto a dire addio al Petrolul, ed era pronto a passare all’attacco. Constantin pur ribadendo nel colloquio che la conversazione sarebbe rimasta tra di loro, ha poi passato il tutto al presidente, con il dialogo al vetriolo diventato poi di dominio pubblico.

Nella versione integrale pubblicata da Playsport, Tamas sembra indignato anche per la tattica del suo mister. Il difensore non accettava il fatto che ci si preoccupasse più dei tifosi e delle loro critiche al gioco, piuttosto che alla necessità di fare risultato a tutti i costi. Ecco allora l'attacco: "Fan***o ai miei fan. Voglio vincere, perché è così che guadagno. Lascia fare a me fratello, che tutti… Ma poi chi c***o sono questi sostenitori? Sono 50mila? Porto 100mila amici e li copro. Mi fanno disperare, sono solo tifosi io a loro ca*o addosso. Li odio".

Anche il presidente del Petrolul è stato oggetto degli strali di un infuriato Tamas: "Ora ho chiamato quel custode, come si chiama? Perché per me è uno spauracchio. Questo, Costel Că***, Lazar. Ho litigato con lui, gli ho detto che gli avevo messo le p***e in bocca. È un portadocumenti e basta".

L'allenatore ha giustificato poi così il suo operato a Orange Sport, motivando la scelta di diffondere il contenuto della registrazione. Tutti dovevano sapere che Tamas era nocivo per lo spogliatoio, danneggiandone l'immagine prima che lui esplodesse contro il club: "Non posso rinunciare a tutto il lavoro che ho fatto finora. Lavoreremo per rendere di nuovo unito lo spogliatoio, come lo era prima dell'arrivo di Gabi Tamaș. l fastidio più grande era che il mio telefono era in viva voce e l'intero spogliatoio sapeva di cosa stavamo parlando. Ha cercato di sollevare alcune discussioni tecnico-tattiche che non aveva sollevato prima nel gruppo. Questo nonostante avessi chiesto dopo ogni sessione se qualcuno avesse qualcosa da aggiungere. Non aveva mai sollevato la questione fino a quella sera".

Tamas dal canto suo dopo l'addio, si è scusato per quanto accaduto. Nessun rancore verso l'allenatore, ma solo giustificazioni per l'attacco d'ira: "In effetti, ho discusso, il giorno dopo la partita contro l'FCSB, con l'allenatore e il presidente del club. Ero ancora molto nervoso dopo aver perso la partita. Come sai, mi piace vincere, e quando perdo torno a casa, a volte piango, a volte sono molto nervoso. Siamo atleti, a volte prendiamo a pugni il finestrino, rompiamo una tv, parliamo male, siamo umani.  Riguardo alla registrazione, non so chi mi ha registrato e perché, ho parlato di calcio, di sconfitte e, nervosa, ho anche imprecato. Chi mi conosce sa che giuro di più quando sono nervoso e sono più recalcitrante dopo una sconfitta".

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