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Calciatore aggredisce selvaggiamente un arbitro e poi si suicida: una tragedia assurda

Calcio argentino sotto shock dopo il suicidio di Williams Alexander Tapón. Il calciatore è stato trovato morto sui binari di una ferrovia: si è tolto la vita sparandosi alla testa. La gogna mediatica dopo la sua selvaggia aggressione ad un arbitro era diventata insostenibile. Il dolore dei parenti, che si scagliano contro il direttore di gara.
A cura di Paolo Fiorenza
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Una storia terribile, una tragedia assurda: il calcio argentino è sotto shock per quanto accaduto nelle ultime ore. Prima un'aggressione selvaggia ad un arbitro, fino al punto di fargli perdere i sensi, poi le dichiarazioni pentite dell'aggressore dopo che la notizia era esplosa ovunque con conseguente condanna unanime, infine il gesto estremo del giocatore, che si è suicidato.

Tutto è cominciato durante una partita di calcio amatoriale nella città di Sarandí, in provincia di Buenos Aires, sospesa dopo un brutale attacco di due calciatori contro l'arbitro Ariel Paniagua, che è rimasto steso a terra dopo aver ricevuto un calcio alla testa che lo ha lasciato esanime. La vittima è stata ricoverata in ospedale dopo i primi soccorsi ricevuti sul campo e poi ha sporto denuncia. Le immagini sono state riprese dal cellulare di uno degli spettatori e sono diventate immediatamente virali per la violenza dell'aggressione.

Tutto accade in pochi secondi: un calciatore de La Cortada FC reagisce dopo che l'arbitro gli ha mostrato il cartellino giallo e gli dà una spinta, che porta alla logica espulsione. Preso dalla rabbia, il giocatore espulso si lascia andare a qualche insulto, ma è poco dopo che accade il fatto che porterà incredibilmente alla fine di una giovane vita. Uno dei compagni di squadra del calciatore cacciato dal campo perde la testa e si avventa contro il direttore di gara. Le immagini mostrano il numero 10 della squadra colpire con due pugni in faccia l'arbitro facendolo crollare al suolo e una volta caduto a terra assestargli un potente calcio alla testa che finisce per farlo svenire.

Immediatamente compagni e avversari accorrono per calmare gli animi, mentre altri danno subito assistenza all'arbitro. Un evento violento che purtroppo non è infrequente ai livelli inferiori del calcio, come a volte vediamo anche in Italia. Soltanto che stavolta la vicenda non si è conclusa con una pesante squalifica del colpevole, talora seguita – come in questo caso – da una denuncia penale per lesioni personali, ma c'è stato un epilogo drammatico assolutamente imprevedibile.

Grazie a Dio sono a casa, mi sto riprendendo poco a poco – ha dichiarato l'arbitro aggredito – Ma avrebbe potuto uccidermi, oggi la mia famiglia potrebbe vegliare su di me. Questo ragazzo non ci ha pensato, non ha detto ‘scusa, ho sbagliato'. Mi ha detto solo ‘l'ho fatto per l'eccitazione del momento'". Le scuse sono poi arrivate successivamente, quando Williams Alexander Tapón, noto anche come Dimitri, non si è potuto sottrarre ad un'intervista televisiva: "Gli ho chiesto scusa, ero annebbiato, non volevo".

Queste resteranno le ultime immagini in vita di Tapón: il giovane è stato trovato morto sui binari di una ferrovia nella notte tra lunedì e martedì. Secondo fonti della polizia, il 24enne avrebbe ricevuto un colpo d'arma da fuoco alla testa e le indagini avrebbero classificato il caso come suicidio. Il calciatore dilettante avrebbe preso la tragica decisione dopo che le immagini del suo feroce attacco all'arbitro sono diventate virali e la gogna mediatica si è fatta insostenibile.

Tapón era stato denunciato lunedì per "tentato omicidio aggravato nell'ambito di un evento sportivo", dopo la testimonianza circostanziata resa dallo stesso direttore di gara. La notizia del suicidio è stata confermata dai parenti del giocatore, che hanno denunciato le pressioni dell'arbitro prima che il fatto fosse reso pubblico (qui sotto l'audio della sorella che conferma che il ragazzo si è tolto la vita).

"Domani veglieremo su di lui, ma poi diremo la nostra verità a tutti i media", ha detto Marisol, una cugina di Alexander, pochi minuti dopo aver appreso della morte. I parenti, distrutti dal dolore, hanno mostrato tutta la loro rabbia nei confronti dell'arbitro Paniagua per la denuncia da lui presentata. Una vicenda tanto tragica quanto assurda.

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