Calabria spegne le voci sullo spogliatoio del Milan: “Basta con queste assurde illazioni”
Cosa sta accadendo al Milan? E, soprattutto, cosa succede nello spogliatoio dei rossoneri? La squadra è implosa per davvero oppure c'è dell'altro alla base della crisi profonda che ha precipitato il ‘diavolo' dal ruolo di possibile antagonista scudetto a club che rischia di restare fuori dalla Champions. Tre sconfitte di fila – dolorose quelle con Sassuolo e Inter – e un paio di pareggi (Roma e Lecce) oltre al tonfo inatteso in Coppa Italia (eliminazione a San Siro per mano del Torino) scandiscono il momento difficile dei campioni d'Italia.
La panchina di Stefano Pioli traballa? A fine stagione la società gli potrebbe presentare il conto in caso di piazzamento al di sotto del quarto posto? I calciatori lo seguono oppure non riesce più a impugnare il bandolo della matassa, né dentro né fuori dal campo? Domande che si accompagnano ai dubbi, alle preoccupazioni e al brusio che fa da sottofondo a questa parte della stagione del Milan.
Alla doppia sfida negli ottavi di Champions League contro il Tottenham di Antonio Conte (il suo nome figura nella lista per il futuro in caso di necessità di rivoluzione) il gruppo arriva con un carico di critiche sul groppone e quel mormorio fastidioso che da sempre scandisce situazioni del genere.
È anche per questa ragione che il capitano, Davide Calabria, ha scelto di intervenire pubblicamente. Lo ha fatto per spazzare via le voci su presunti dissidi tra calciatori: se qualcosa va storto, le ragioni sono altre. E da squadra le si affronta. Perché è di squadra che si vince o si perde. Il resto appartiene a una categoria che il difensore bolla come assurde falsità.
Non c'è alcuna spaccatura nella squadra. Non ci sono rapporti umani compromessi. Non c'è senso di resa né poca voglia di lottare né tantomeno fiducia sotto i tacchi. Il Milan è nella bufera, può uscirne con l'unica arma valida in questi frangenti: silenzio, duro lavoro, compattezza. Nel messaggio condiviso su Instagram Calabria chiarisce ogni cosa. Ci tiene a smentirne una in particolare: ovvero, la squadra si stia sfaldando.
Vincere o perdere, come le critiche, fanno parte di questo mondo – si legge nell'incipit della storia -. Le accettiamo e siamo i primi a non essere contenti e a voler cambiare le cose. Quello che non accettiamo in maniera assoluta sono le innumerevoli falsità che da qualche giorno si susseguono e coinvolgono i miei compagni ed il sottoscritto.
Il nostro è un gruppo fantastico, sano e composto prima di tutto da uomini che si vogliono bene, con grandi valori morali, di rispetto e di stima reciproca. Continuiamo a rimanere concentrati sul nostro lavoro con la testa sul campo e basta con queste assurde illazioni.