Calabria fuori di sé rischia grosso, Tonali usa le maniere forti: è provvidenziale (per il Milan)
Sandro Tonali all'esordio in Champions con il Newcastle si è trovato di fronte per uno scherzo del sorteggio e del destino proprio il Milan, la sua ex squadra. Il centrocampista ha vissuto una serata molto particolare con il pubblico di San Siro che gli ha dedicato un tributo speciale ed emozionante prima del fischio d'inizio. In campo poi è stata battaglia, anche se Tonali ha dimostrato di non aver certo dimenticato il passato.
Un momento particolare ha visto protagonista lui e il suo ex capitano Davide Calabria, proprio nel finale di un primo tempo dominato dal Milan che ha sbattuto su Pope. Il Newcastle si è limitato a cercare di rallentare il ritmo dei padroni di casa senza troppa fortuna. In una di queste occasioni c'è stata un po' di tensione in campo. Un fallo non sanzionato a Isak dal direttore di gara, che ha lasciato correre, ha scatenato le ire del Milan.
Tra i più arrabbiati Davide Calabria che si è avvicinato all'arbitro per protestare in maniera un po' troppo veemente. A quel punto Sánchez Martínez ha estratto il giallo al numero 2 del Milan, che non ci ha visto più. A più riprese Calabria ha sottolineato all'ufficiale il suo status di capitano che gli consentiva di "protestare". Tonali a quel punto si è intromesso nella discussione e con entrambe le mani ha spinto via il suo ex compagno. Ha usato le maniere forti il centrocampista della formazione inglese, ma per una giusta causa, quella di evitare a Calabria il secondo giallo.
Ha rischiato grosso il capitano del Milan che anche dopo l'intervento di Calabria ha continuato a lamentarsi, letteralmente imbestialito. Labiale inequivocabile: "Io, posso protestare!", con tanto di espressione offensiva fortunatamente non recepita dall'arbitro. Ha fatto bene Tonali ad allontanarlo, andando contro i suoi attuali interessi. Come dimenticare però le tante battaglie condivise al Milan?