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Calabria fa infuriare Pioli, tensione in diretta dopo PSG-Milan: “Chi non ci crede stia a casa”

Davide Calabria esplode in diretta tv dopo PSG-Milan. Il capitano dei rossoneri avverte i suoi compagni di squadra e indirettamente critica la gestione della partita chiamando in causa Pioli che replica stizzito.
A cura di Fabrizio Rinelli
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È un Milan ferito quello uscito dal Parco dei Principi dopo il pesante 3-0 subito contro il PSG nel terzo turno della fase a gironi di Champions League. Mbappé e compagni hanno concesso pochissimo ai rossoneri punendoli con contropiede e micidiali e azioni da manuale. Per alcuni tratti della partita i rossoneri sembravano irriconoscibili e incapaci di reagire anche con i suoi uomini di maggior talento come Leao. Il portoghese si è accesso solo a fiammate lasciando al Milan davvero pochissime possibilità di rendersi pericoloso.

Tutti dettagli di una partita storta che però potrebbe completamente mettere a freno il percorso del Milan in Champions già nei gironi. Davide Calabria, da capitano, se n'è accorto e di certo non ha badato alla forma quando si è presentato davanti alle telecamere di Infinity, Prime e Sky esprimendo tutta la sua frustrazione per l'esito di questa partita. Il laterale rossonero ci va giù pesante: "Chi non ci crede può stare a casa". A Stefano Pioli vengono riferite queste parole e l'allenatore lo richiama all'ordine: "Ha sbagliato".

Lo sfogo di Calabria è senza freni. Il capitano del Milan ne ha per tutti e addossa la colpa sia alla squadra incapace di reagire mentalmente agli attacchi del PSG, sia indirettamente al tecnico per i motivi tattici che hanno portato a questo ko. "Dobbiamo capire la situazione – spiega a fine partita – Ultimamente abbiamo subito troppi gol con le grandi e ne facciamo pochi. Dobbiamo avere una rincorsa in più che ci sta mancando". Calabria non ci sta: "Un risultato che fa male perché non possiamo perdere 3-0 – aggiunge – Le ultime 3 partite saranno fondamentali ma abbiamo un problema tattico e mentale, forse a volte eravamo troppo aperti e contro questi giocatori fai fatica".

Il giocatore a questo punto ci va giù pesante e avvisa tutti i compagni di squadra che da questo momento in poi bisogna rigare dritto: "Come ad esempio è accaduto nel secondo gol dobbiamo stare più attenti, sul calcio d’angolo dovevamo essere già lì – e conclude – Tutto dobbiamo cambiare, nelle prime due partite di Champions dovevamo fare punti, oggi no, lavoriamo tutti i giorni a Milanello a farci il c**o per giocare queste partite e se vogliamo fare come l’anno scorso dobbiamo crederci fino alla fine". Il suo giudizio è netto: "Non è finita, ce la giocheremo e sicuramente è difficile ma chi non ci crede può stare a casa".

Pioli però non ci sta e nel post partita un po' giustifica la sua tensione a caldo e un po' lo redarguisce per quelle parole espresse che indirettamente toccavano anche il suo operato: "Spesso noi perdiamo lucidità nel dopo partita analizzando queste gare – ha detto – Non possiamo dire che non abbiamo fatto le cose preparate durante la settimana, poi è chiaro che va sviluppato con un livello di qualità diverso". Pioli va dritto su Calabria: "Ha sbagliato. Non c'è nessuno che lavora a Milanello con poca attenzione o poca disponibilità – ha aggiunto prima di giustificarlo provando a mettere una pezza – Ma nel post-partita capita di dire certe cose".

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