Burak Yilmaz dice basta, in Turchia si consuma la follia: spari alla TV mentre sbaglia il rigore
Burak Yilmaz ha detto stop. Non vestirà mai più la maglia della nazionale turca e l'annuncio è arrivato nel momento più amaro per l'attaccante del Lille che ha sbagliato il rigore nella semifinale playoff contro il Portogallo. Uno sbaglio che è costato carissimo alla nazionale turca costretta a giocarsi una gara inutile martedì prossimo, contro l'Italia. E che allo stesso giocatore turco è valso un feroce video da parte di alcuni facinorosi, delusi a tal punto da sparare allo schermo tv subito dopo il tiro sbagliato, in direzione di Yilmaz.
Yilmaz ha giocato per la Turchia 16 anni consecutivi, in pratica una intera carriera, debuttando nel lontano 2006, conquistando 77 presenze e segnando 31 gol, inserendosi al secondo posto dei più presenti e prolifici dietro l'inavvicinabile Hakan Sukur. Un'icona vivente, anche se il 36enne attaccante del Lille rischia purtroppo di venire ricordato per l'incredibile errore dal dischetto che ha condannato la nazionale turca che stava accarezzando la possibilità di costringere il favorito Portogallo ai supplementari, per l'accesso alla finale che vare un posto in Qatar.
Sui social è apparso un video di una violenza terribile nei suoi confronti: si vede la ripresa in diretta dell'interno di un salotto dove si sta assistendo alla partita. L'attimo registrato è quello del rigore: si vede il tiro di Yilmaz, la palla che vola sopra la traversa insieme alla disapprovazione da parte di chi sta seguendo tutto in tv che, pistola in pugno, spara verso lo schermo proprio nel momento in cui si vede il primo piano del giocatore mettersi le mani al viso, sconcertato.
Yilmaz è stato croce e delizia della Turchia in Portogallo, "le Kral" ha prima segnato il gol della possibile rimonta al 65°, riportando la propria nazionale a ridosso dei lusitani, poi sul 2-1 e con una occasione d'oro dagli undici metri ha sbagliato incredibilmente l'occasione più facile all'82°. Da lì in poi, per la Turchia è andato in scena il black-out totale che l'ha portata all'eliminazione subendo anche il terzo gol portoghese. Un calcio di rigore da dimenticare, con la pressione che ha giocato un bruttissimo scherzo all'attaccante turco, abituato ai palcoscenici internazionali da sempre ma che ha calciato in curva la classica palla della vita, con un tiro fuori misura oltre la traversa.
Per Yilmaz, dunque, l'avventura si ferma qui, a undici metri dalla gloria: "Non vorrei mollare dopo una partita del genere, ma non credo sia giusto continuare. Voglio dire grazie a tutti i miei allenatori ma la mia decisione di smettere non è emotiva, l'ho presa con calma e con logica. Solamente se si dovessero verificare in futuro situazioni estreme e incredibili, allora tornerò ad aiutare la Nazionale. Ora c'è necessità di passare il testimone ai nostri giovani calciatori. Nuova generazione e nuova struttura. Questa è la cosa giusta. Penso che i nostri connazionali faranno ciò che è necessario d'ora in poi. La mia decisione non è frutto di delusione, né di rigore".
Difficile credere all'attaccante turco che da oggi in poi si concentrerà solamente sul suo club, il Lille, quando dice che il tiro dagli undici metri non ha inciso per nulla. Perché è lui stesso più tardi a tornarci e ad ammettere: "Penso che mi sveglierò ogni notte per il resto della mia vita pensando di segnarlo… È stata la mia ultima partita con la maglia turca, quella di oggi", ha tristemente confermato dopo la sconfitta di Oporto contro la Seleçao di Cristiano Ronaldo, distrutto dall'errore.
Soprattutto consapevole di aver tradito i sogni di migliaia di tifosi che a lui si erano aggrappati e da lui chiedevano il miracolo: "Quando abbiamo ottenuto il calcio di rigore mi sono detto che era un mio obiettivo preciso segnarlo. Ho iniziato a pensare al futuro ma adesso sono deluso perché non ho mai pensato di sbagliarlo. Mi dispiace per tutti i tifosi". Alcuni dei quali sui social sono andati davvero oltre ogni limite.