Buongiorno vuole essere ammonito e implora l’arbitro: ha un piano, fallisce mestamente
La partita tra Udinese e Torino non passerà certo alla storia per lo spettacolo, i friulani si sono imposti per 2-0, segnando i due gol nei minuti di recupero. Ma è accaduto alla ‘Dacia Arena' un episodio molto particolare. Perché il difensore Buongiorno ha cercato di essere ammonito in ogni modo, cercava il giallo per saltare il prossimo turno di campionato, ma il direttore di gare non lo ha voluto accontentare.
Il Torino è in una posizione di classifica tranquilla, con un paio di risultati utili in più avrebbe potuto duellare pure per il sesto o settimo posto. A Juric e ai suoi è mancato finora il colpo grosso in questo campionato. I granata hanno perso di misura contro cinque big della Serie A (Inter, Milan, Napoli, Juventus e Roma) e in questo girone di ritorno vorrebbero regalarsi una serata da ricordare, e quale match migliore che non il derby con la Juve, in programma tra due settimane. Juric lo sta già preparando nei dettagli e spera di giocarsela con i giocatori migliori.
Buongiorno e Mandragora, alla vigilia di Udinese-Torino, erano diffidati e probabilmente si era deciso di evitare rischi e di fargli saltare l'anticipo con il Venezia di sabato prossimo. Il centrocampista campano la pratica l'ha espletata nella ripresa, anche se poi ha subito un secondo cartellino giallo ed è stato espulso.
Non è andata invece per niente bene al giovane difensore Buongiorno. Il centrale lanciato lo scorso anno da Marco Giampaolo il cartellino giallo lo voleva, anzi lo desiderava con tutte le sue forze, ma non è bastato. Juric decide di sostituirlo al 52′ con Pobega. Buongiorno vuole il cartellino e per averlo si toglie la maglia prima di uscire dal campo, nella speranza che il direttore di gara Rapuano, però, non lo accontenta. Buongiorno perde ancora tempo, cincischia in attesa dell'ammonizione che non arriva. Il calciatore granata si gira verso l'arbitro e gli chiede esplicitamente il giallo. Ma Rapuano non lo accontenta e così il centrale esce dal campo con la fedina pulita, ma quando si siede in panchina è alquanto nervoso. La diffida resta e se non vorrà saltare per squalifica Juventus-Torino non dovrà prendere un'ammonizione contro il Venezia sabato 12 febbraio.