Bundesliga 2: si ritorna in campo dopo due mesi di lockdown e si fa espellere dopo 4 minuti
E' accaduto sul campo di seconda divisione tedesca, la Zweite Bundesliga e il protagonista in negativo è stato Dennis Diekmeier, terzino e capitano del Sandhausen. La sua partita, la prima dopo oltre due mesi di stop per il lockdown imposto dalla pandemia di coronavirus, è durata solamente quattro minuti, il tempo di farsi espellere con un rosso diretto. Un record particolare, in una giornata altrettanto particolare per il calcio, che avrebbe dovuto festeggiare il ritorno in campo senza sbavature. Per il difensore è stata anche la prima espulsione diretta in carriera.
Non c'era la copertura televisiva che è stata effettuata per il massimo campionato tedesco ma anche la ‘Serie B' in Germania aveva il suo grande ritorno di immagine visto che scendeva in campo ancor prima della Bundesliga e che sanciva l'effettivo primo grande ritorno del calcio giocato sul territorio europeo dopo oltre due mesi di lockdown. E non è passato inosservato quanto accaduto sul campo dell'Aue dove il Sandhausen era in trasferta per disputare la 26a giornata del campionato cadetto. Dopo soli 4 minuti di gioco, la difesa ospite si fa trovare impreparata su un affondo dei padroni di casa e così Diekmeier è costretto a intervenire in modo scomposto su un avversario. Perso il tempo utile per l'intervento corretto, in area di rigore stende l'avversario da ultimo uomo: penalty ed espulsione diretta per il classe 1989.
Il tutto contornato dal fatto che guardando le statistiche dell'esterno difensivo quella di sabato è stata la prima espulsione in carriera per rosso diretto. Dennis Diekmeier, con un buon trascorso al Norimberga e all'Amburgo non aveva mai subito l'allontanamento dal campo se non in un'altra occasione ma in quel caso ci fu un doppio giallo. In 14 anni di carriera, con oltre 3.300 gare nei campionati tedeschi non era mai stato allontanato dal campo direttamente. Ma il lungo stop, una precaria preparazione e forse l'emozione di ritornare in campo in un clima tutt'altro che normale, tra stadi vuoti e misure sanitarie contenitive, devono aver contribuito all'epic fail.
