“Bullizzata e molestata sessualmente”: scandalo nel calcio femminile dopo la rivelazione shock
Nuovo scandalo nel mondo dello sport che, questa volta, coinvolge il calcio femminile australiano. A sollevare il polverone su abusi, bullismo e vessazioni è stata l'ex giocatrice Lisa de Vanna che ha affermato di aver subito tutto questo durante la sua carriera, in diverse occasioni e in principal modo quando era nelle Young Matildas, il soprannome con cui in Australia è riconosciuta la Nazionale di calcio femminile Under 20. La Federazione australiana ha deciso di aprire un'indagine al riguardo, invitando altri sportivi a denunciare situazioni simili.
Le accuse di Lisa De Vanna sono state rese pubbliche attraverso la sua ultima intervista rilasciata al ‘Sidney Daily Telegraph‘ ma non è la prima volta che la 36enne ex calciatrice ha parlato di situazioni a dir poco insostenibili. "Ho subito abusi, molestie, bullismo" ha raccontato Lisa de Vanna. "Ho assistito a cose che mi hanno messo a disagio, sono stata molestata sessualmente". Parole pesanti che hanno scoperchiato il marcio all'interno del mondo del calcio femminile australiano.
A supportare le frasi di De Vanna, che vanta una lunghissima carriera con trascorsi anche in Nord America e in Europa dove tra il 2019 e il 2020 ha vestito anche i colori della Fiorentina femminile, sono stati l'ex compagna di squadra, Elissia Carnavas, e il suo manager, Rose Garofano. Proprio Garofano avrebbe affondato il dito nella piaga sottolineando come il problema fosse già emerso da moltissimo tempo e come la Federcalcio australiana non avesse mai concesso un confronto o deciso di aprire un'inchiesta.
Lisa de Vanna ha affermato di aver ricevuto molestie e abusi quando era nelle ‘Matildas', a soli 17 anni. Sull'argomento è intervenuta anche via social, confermando il tutto con un tweet che evidenzia una situazione oramai da tempo insostenibile: "Ho visto con i miei occhi donne che proteggono le donne che abusano delle donne. Giocatori che proteggono i giocatori più anziani che abusano dei giocatori più giovani. Organizzazioni che proteggono ‘allenatori/giocatori' che abusano dei giocatori. L'abuso è abuso. Un cattivo comportamento è scadente su tutti i fronti!"
De Vanna, recentemente ritirata dal calcio giocato dopo aver militato a lungo nella W-League australiana, con le sue accuse ha messo a soqquadro l'intero sistema calcistico femminile in un momento oltretutto delicatissimo: nel 2023, infatti, proprio l'Australia ospiterà i Mondiali di calcio femminile. Anche per questo, la Federazione australiana ha preso una posizione formale sul tema: "Il calcio australiano adotta un approccio di tolleranza zero nei confronti di qualsiasi condotta che violi gli standard e i valori attesi dalle persone coinvolte nel gioco. A tal fine – si legge nel comunicato emesso a seguito delle accuse di de Vanna – incoraggiamo chiunque a portare avanti le proprie preoccupazioni attraverso il processo formale di reclamo alla Football Federation Australia, con la consapevolezza che qualsiasi questione del genere verrà presa sul serio e indagata a fondo".
Di fronte all'accusa di essere intervenuta solamente a seguito di denunce rese pubbliche sui giornali, la FFA si è difesa asserendo che non ha mai ritenuto "appropriato discutere singoli casi" e che aveva già incontrato Lisa De Vanna in passato, per ascoltare le sue rimostranze, senza però che tali "accuse specifiche, rese oggi pubbliche" fossero state sollevate in quelle riunioni.