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Buffon racconta la più grande vittoria in Borsa: “Ho guadagnato tanto. Ma poi ti penti e stai male”

L’ex portiere della Juventus e della Nazionale è un appassionato di trading e in un’intervista ha parlato delle sue vittorie e dei suoi rimpianti sui mercati. Buffon ha dato anche dei consigli su cosa investire in questo momento.
A cura di Alessio Morra
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Gigi Buffon non è solo uno dei più grandi portieri della storia della Serie A, ma è anche un grande appassionato di finanza e mercato, negli anni è diventato un trader. Della sua passione ne ha già parlato in passato, quando ha dettato le sue regole per il trading, che segue sin dalla mattina e fino a tarda sera. E di questo tema ne è tornato a parlare, in un'altra intervista in cui ha suggerito su cosa puntare nel breve periodo, ma ha anche rivelato il suo più grande rammarico relativo alla borsa, quando decise di vendere troppo presto un titolo che salì poi enormemente.

La passione di Buffon per la finanza e il trading

In un'intervista rilasciata qualche mese fa a un canale YouTube rivelò che le sue giornate sono scandite dalla borsa, a livello globale, e che durante ogni giornata studia con grande attenzione: "Inizio attorno alle 8:30 fino alle 9:30 andando alla ricerca di notizie finanziarie, guardo dei canali o programmi su internet e seguo tutto per avere un aggiornamento di inizio giornata. Poi mi fermo e vedo se posso fare un'operazione. Altrimenti si riprende, verso le 14 quando apre Wall Street per capire la situazione come si evolve, fino alle 16 con attenzione. In quel periodo parto con delle operatività. Poi verso le 17:15 guardo la chiusura del mercato europeo fino alle 18:30. Infine un ultimo sguardo tra le 21:45 e le 23″.

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Su cosa punterebbe Buffon adesso sui mercati

Stavolta è stato intervistato dal canale tv Class CNBC. Buffon si è trovato a rispondere a una domanda precisa, gli è stato chiesto su quale titolo punterebbe, adesso: "In questo momento dovessi fare delle scelte, considerando anche quella che sarà la politica monetaria, credo che magari qualche utilities la metterei in portafoglio. Per il mercato italiano intendo per utilities le solite note: Era, Enel, A2A, Terna. Queste potrebbero dare nei prossimi mesi grandi soddisfazioni. Lo stesso vale per il mercato americano o in alternativa ci sono titoli che hanno perso parecchio come i farmaceutici potrebbero essere un buon asset da cavalcare". 

Si passa poi anche al calcio, che rappresenta sempre il mondo di Buffon, che ora lavora con la Nazionale. Gli viene chiesto se dei compagni di squadra gli hanno chiesto come investire i propri guadagni, e lui ha risposto: "Negli ultimi anni si, essendo il più vecchio, di solito il più vecchio risulta il più credibile, il più saggio. Io purtroppo non sono saggio e alcune volte non risulto nemmeno credibile. Perché sono una persona alla quale piace scherzare molto. Ma quel 20 percento di serietà che ho nel mio carattere mi permette di fare le cose e poterle verificare e approfondire al cento percento".

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Vittorie e rimpianti di Buffon sui mercati

Dopo di che è arrivata la domanda principale, una domanda che un atleta del livello di Buffon può capire bene, anche riguardo il suo ambito principale. Il tema è i rimpianti sul mercato, abbinati, però, anche alle vittorie: "C'è una vittoria che è anche un rimpianto. Nel mercato 2021 anche se avesse investito il gatto fuffy avrebbe guadagnato almeno il 20 percento. Ricordi che presi un titolo americano, ho guadagnato molto molto bene. L'ho preso sugli 8 e l'ho rivenduto sui 40 dopo qualche mese, perché aveva avuto un'ascesa incredibile, solo che poi è arrivato fino a 130. Poi mi sono pentito e quando ti penti stai male". 

Buffon ha capito esattamente il principio del trading e sa bene che la vittoria definitiva non c'è: "Si impara tutti i giorni, la verità è che tu con i mercati puoi fare un lunghissimo braccio di ferro. Ma il polso o il dorso della mano sul tavolo al mercato non lo potrai mai mettere. Devi resistere il più possibile, provare a farlo soffrire ogni tanto. C'è solo una certezza: puoi perdere, ci può essere la sconfitta definitiva. Sul mercato la vittoria definitiva non c'è"

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